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LA NATIVITA'


Nel frattempo era in corso un censimento, Giuseppe era nato a Betlemme, era un extracomunitario, prese Maria e insieme si recarono lì per farsi anagrafare…per anagrafarsi…insomma, per registrarsi! Il bambin Gesù era lì lì per venir fuori…il cornuto, ops Giuseppe, era molto preoccupato per la cosa, a Betlemme non c’ erano alberghi, pensioni, Sheraton…nun c’ era un caSSo, quindi i due decisero di fermarsi in una grotta.Le doglie erano iniziate…le contrazioni si facevano sempre più forti, e Maria pensava: “Non ho consumato e sono incinta…cazzo, almeno sti’ dolori me li potevi risparmiare!”Quella notte regnava il silenzio e quella notte nacque Gesù, il figlio di Dio. Oh, manco mezz’ ora, e lì a dare l’ annuncio, peggio dell’ Ansa: “Oggi è nato, nella città di David, il Salvatore, che è il Cristo, il Signore. Lo trovate a ore dodici in una grotta, avvolto in fasce in una mangiatoia”. Tutti i curiosoni subito accorsero, erano pastori, si sa che i pastori son curiosi, scene di panico ovunque…ma poi…finalmente arrivarono alla grotta, ammutoliti guardarono il bambino…poi raccontarono a Maria quello che era successo, e lei, distrutta dal parto, li guardò dicendo: “Aho, e i regali? Che so du’ caciotte, un po’ de latte…’na ricottina almeno!” E i pastori l’ accontentarono.