l'anime danno loro risveglio felicitando i mesti cuorima erge il candido gigliosedando lamento del mio doloremia vita proettato in avantinon disdegno mio piacerenon decanto il propio mio vantonon nutrendo vilta' e tacererestando lunghissimo il camminonon intravedo tardanzada coerente fato mio destinosi evidenzia luce nella stanzanon vagheggiando con vaghe parolenon resta tormento chi mi dolegelone_di_mare