BULIMIA DI VIVERE

DCA E INFORMAZIONE


La scorsa settimana mi sono imbattuta casualmente in un servizio televisivo (intitolato "allarme anoressia") che aveva l’intento di riportare ed approfondire i punti salienti trapelati dal convegno indetto dal SISDCA e tenutosi a Roma il 12/03/2009.Per l'ennesima volta ho visto sfilare sullo schermo il solito film: decine di immagini di ragazze ridotte pelle ed ossa accompagnate dalla voce (adeguatamente incrinata) di una infervorata giornalista che in pochi minuti è riuscita a:snocciolare tutti i numeri che descrivono il dilagare dei casi di anoressia(?)analizzare la situazione della malattia in Italiaparlare del disagio psico-sociale che ne derivaaccennare al fatto che gli esperti del settore propongono di aumentare il ricorso al TSO come soluzione ai casi più gravi (per chi non lo sapesse il TSO è il trattamento sanitario obbligatorio).Ora, considerando che in televisione è raro che le informazioni vengano fornite in maniera corretta… ma anche che la tv costituisce uno dei mezzi di comunicazione più seguito, mi sono venute in mente due osservazioni.OSSERVAZIONE NUMERO UNO: sinceramente, ogni volta che mi capita di seguire servizi come quello che ho citato ad esempio, ho la sensazione che i giornalisti ci marcino sull'immagine delle persone malate di anoressia. Il corpo di una ragazza che soffre, ad esempio, di bulimia, può apparire sano esteriormente quindi: perché parlare di bulimia (malattia che pur essendo spesso definita come l'altra faccia della medaglia rispetto all'anoressia non è la stessa cosa!) visto che non la si può correlare ad immagini shock? In definitiva diventa "comodo" citare in modo generico l’anoressia, utilizzando deliberatamente questo termine al posto di quello che realmente dovrebbe essere inserito nei discorsi, ovvero DCA (acronimo di Disturbi del Comportamento Alimentare). Di conseguenza: l’informazione che ne deriva risulta imprecisa e sbagliata, va a focalizzare ulteriormente l’attenzione sull’aspetto fisico e genera ancora più confusione di quanta non ne esista già!OSSERVAZIONE DUE: parlare di TSO come se fosse la bacchetta magica ha senso? Anche in questo caso mi sono chiesta con quanta inesattezza fosse stata riferita la notizia. Detta così, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata: wow! Come al solito mettiamo una pezza ai casi acuti per lavarci la coscienza e poi ce ne sbattiamo della prevenzione e di tutto ciò che potrebbe essere davvero utile per accompagnare più persone nel percorso di guarigione (strutture adeguate, sostegno alle famiglie, consultori, etc…).Ergo: che cavolo dicono?Non essendomi persa d’animo, ho voluto approfondire e sono andata a leggere i quotidiani ed internet. Per fortuna, dopo aver "spulciato" numerosi articoli riguardanti lo stesso argomento, ho notato che il più delle volte si parlava, giustamente, di DCA comprendendo in questo termine l’anoressia, la bulimia ed i disturbi non altrimenti specificati (come il binge eating disorder) con tutte le loro sfumature correlate!Ma non solo…Confrontando i vari interventi, ho dedotto che gli esperti del settore non si riferiscono all’utilizzo del TSO come se fosse una panacea, anzi! Vorrebbero affiancarlo più efficacemente, in extremis e con modifiche mirate per chi soffre di DCA, alla riorganizzazione ed all’ampliamento delle strutture specifiche per i disturbi del comportamento alimentare, azioni che, di fronte ad un aumento di queste malattie, risultano prioritarie! Lascio dunque, per chi volesse approfondire, il LINK di riferimento dell’articolo che mi sembra più chiaro tra tutti quelli che sono riuscita a scovare.In definitiva: volendo fare un bilancio in seguito a questa mia breve ricerca, posso scrivere che l’informazione, almeno da qualche parte, viene fornita in modo corretto…Peccato che, come al solito, me la sono dovuta cercare, verificare e confrontare da sola!Ancora troppo spesso i mezzi di comunicazione di massa non esitano ad agire con eccessiva aggressività anche nei confronti di problemi così delicati e dentro di me immagino quanto una ragazzina, magari di 12 anni, che soffre di una qualsiasi forma di DCA, possa fare lo stesso lavoro che ho fatto io e, soprattutto, ne possa trarre le stesse conclusioni!….Per questo…l’amaro in bocca rimane ancora troppo spesso!BesitosssssssSelvatica