BULIMIA DI VIVERE

NON SONO UNA TAGLIA!


Un giorno qualsiasi del 2003 andai a cercare un nuovo paio di pantaloni.Entrai in un negozio e cominciai a dare un'occhiata ai capi esposti. Notai dei jeans particolarmente carini.Senza guardare il numero di taglia, ad occhio, capii che mi sarebbero calzati bene.Li sfilai dall'espositore ed entrai nel camerino.Li indossai.Mi stavano a pennello.Li acquistai felice e tornai a casa soddisfatta.Per caso dopo settimane, inserendoli rivoltati in lavatrice, lessi la taglia interna: 44.44!!!!
Solo pochi mesi prima, alla vista di quei due (allora significantissimi) numerini, sarei collassata. Allora per me era una questione di vita o di morte entrare o meno in una 42 o ancora meglio in una 40, o ancora meglio in una 38, o ancora...insomma la solita spirale attorgcigliata verso il basso!Non mi fossero andati bene vestiti cosė piccoli, li avrei lasciati nel negozio disperata e sarei automaticamente corsa a casa ad abbuffarmi alla prima occasione ultile o a seguire lunghe sessioni di ginnastica per smaltire...ormai le ossa!E invece?Sorrisi, chiusi gli occhi e mi abbracciai stretta stretta!Mi commossi di me stessa e dentro di me si fece largo una considerazione fondamentale: MI PIACEVO COSI' senza costrizioni, senza limiti, senza NUMERI ASSURDI!In quel momento compresi in modo lampante che stavo DAVVERO iniziando a guarire: mi resi conto che non cercavo pių di adattare il mio corpo alle taglie ma gli abiti al mio corpo...
 Con affetto,Selvatica