BULIMIA DI VIVERE

SONO GUARITA


Per chi non lo sapesse: sto frequentando da quasi due anni i corsi serali presso un liceo artistico di Torino. Poiché le lezioni si tengono dalle 17:30 alle 23:30 dal lunedì al venerdì, regolarmente mi ritrovo a cenare tra una lezione e l’altra oppure verso mezzanotte e mezza, una volta arrivata a casa.Giovedì scorso stavo consumando il solito panino assieme ad altri ragazzi in quella che abbiamo ribattezzato "Aula Magna" (non perché sede di riunioni scolastiche… ma perché lì dentro "se magna!"), quando è arrivata una mia compagna ad annunciare: "Di là fanno festa, venite?", "Subito!" rispondo.Finisco gli ultimi bocconi e la seguo nell’altra classe.Gli studenti di terza avevano riempito la cattedra di torte, colombe, salumi, pane, pizzette, vino, bibite, nutella e se li stavano già sbafando in allegria.Mi sono unita a loro e, senza pensarci, ho iniziato anch’io ad assaggiare una prelibatezza dietro l’altra.Dopo circa 10 minuti una ragazza alla mia sinistra si è messa a tagliare una pastiera napoletana. Ne ha riposto una fetta su un tovagliolo e con spontaneità mi ha chiesto "Vuoi?". L’ho ringraziata e mi sono gustata per la prima volta nella mia vita un dolce buonissimo!In quel preciso istante ho chiuso gli occhi un attimo ed il mio cervello si è permesso di divagare…Soltanto pochi anni fa, mi fosse capitata un’occasione così bella, l’avrei indubbiamente sprecata.Allora, immersa nei miei pensieri distorti, sarei rimasta a guardare gli altri mangiare, quasi sbavando, MA senza toccare cibo, ripetendomi stoicamente: "Non cedere! Non cedere! Hai già cenato! Non cedere!!"; oppure, in alternativa, avrei preso 3-4 volte la porzione di tutto anticipando, già fuori casa, l’ennesima abbuffata!L’altra sera invece? Sono riuscita a condividere naturalmente, a gustare con piacere ciò che gli altri mi offrivano ed a ritagliarmi uno di quegli attimi di felicità e di festa che permettono di staccare momentaneamente la spina e di ricaricarti.Ho pensato a tutto ciò che ho affrontato ed a tutto ciò che sono riuscita a superare.Nel mio cuore un piccolo fuoco artificiale è esploso di gioiaHo versato da bere a me e ad un’altra persona ed ho proposto un brindisi. "A cosa?" mi ha chiesto una compagna; "A noi!" le ho risposto.Dentro di me ho brindato così: "A te dolce piccola grande Stefy! E’ vero e lo sai: SEI GUARITA!".Con immenso affettoSelvaticaP.S.: fino a poco tempo fa mi capitava ancora spesso di relazionare i traguardi personali raggiunti o le difficoltà alla bulimia. Ora ho compreso che ormai le ho tirato un bel calcio definitivo dritto nel fondoschiena e che tutto ciò che riguarda il presente fa parte di tutto ciò che sono io, adesso. Posso essere schiva, allegra, riservata, stressata, esplosiva, egoista, altruista, stronza, arrogante, rompiballe, tenera, lunatica, scontrosa, determinata, pigra, impaurita, agitata, soddisfatta e chi più ne ha più ne metta! Coesistono in me tantissime sfumature che la vita mi ha permesso e mi permetterà ancora di scoprire ed esse vanno comunque al di là della persona che è stata malata o della persona che è riuscita a venirne fuori!Non mi dimentico l’abisso nel quale sono caduta né i limiti che ho toccato e che a volte ho superato scavando ulteriormente, mettendomi sempre più a rischio; ma proprio perché ricordo per filo e per segno gli schemi mentali e gli stati d’animo sviluppatisi o amplificatisi durante la malattia posso ammettere che non mi appartengono più, mentre l’orgoglio e la fierezza di aver superato con le mie forze una prova del genere permangono e mi donano, se possibile, quel valore aggiunto che di fronte ad ogni nuovo ostacolo quotidiano mi permette di dire: "Ce la puoi fare!".Mi concedo dunque di togliere le virgolette nello scrivere: sono guarita! proprio perché me lo merito e perché voglio tagliare quell’ultimo filo sottile che, per scaramanzia, mantenevo vivo concedendo ancora alla bulimia un’importanza che non esiste più!FORZA E CORAGGIO RAGAZZI, si può fare, si può guarire^_____^NON MOLLATE! NON MOLLATE MAI!!!!