All’interno delle lettere che ricevo, la domanda fondamentale che mi viene posta è sempre la stessa: "come hai fatto a guarire dalla bulimia?". Chi mi segue ormai ha capito come la penso: la bulimia costituisce la malattia/sfogo/dipendenza che viene utilizzata come mezzo per affrontare quei problemi, disagi, difficoltà che la persona non riesce a risolvere diversamente e, soprattutto, con serenità. Credo che sia decisamente inutile interrompere il circolo vizioso senza tentare, allo stesso tempo, di compiere un lavoro su se stessi per provare a vivere secondo quello che suggerisce il proprio cuore.Solamente in seguito ad una forte motivazione personale nel voler riprendere in mano la propria vita si può arrivare ad intraprendere un percorso di guarigione: questo cambiamento positivo inoltre non può avvenire dall’oggi al domani e può essere originato da miriadi di tasselli che, pian piano, incastrandosi correttamente, permettono alla persona di trovare un proprio equilibrio senza l’uso ed abuso di una malattia così autodistruttiva.Fatta questa premessa, ammetto dunque che alla domanda "come si esce dalla bulimia?" non so dare una risposta.Quello che so è che, dopo anni ed anni di abbuffate e vomito, ciò che mi è servito per interrompere il circolo vizioso è stato cambiare prospettiva, ovvero: smettere di incaponirmi su come non avere più crisi e concentrarmi su tutto ciò che dentro di me faceva scattare la voglia di vivere!Mi permetto dunque di elencare (senza un ordine particolare) quelle azioni, quei ragionamenti , quelle riflessioni che possono sembrare a prima vista semplici e inutili ma che, in definitiva, mi hanno dato l’opportunità di allontanarmi sempre di più dalla malattia fino a farla perdere di significato, tanto da non essere più necessaria all’interno della mia esistenza.Nei prossimi post cercherò di approfondire questi punti ulteriormente, uno alla volta e se me ne verranno in mente altri li aggiungerò;))Invito chiunque abbia ulteriori idee da condividere, a scrivere direttamente sul blog o a contattarmi (bulimiadivivere@yahoo.it) per suggerirle: sarò lieta di pubblicarle!
AIUTARSI AD USCIRE DALLA BULIMIA
All’interno delle lettere che ricevo, la domanda fondamentale che mi viene posta è sempre la stessa: "come hai fatto a guarire dalla bulimia?". Chi mi segue ormai ha capito come la penso: la bulimia costituisce la malattia/sfogo/dipendenza che viene utilizzata come mezzo per affrontare quei problemi, disagi, difficoltà che la persona non riesce a risolvere diversamente e, soprattutto, con serenità. Credo che sia decisamente inutile interrompere il circolo vizioso senza tentare, allo stesso tempo, di compiere un lavoro su se stessi per provare a vivere secondo quello che suggerisce il proprio cuore.Solamente in seguito ad una forte motivazione personale nel voler riprendere in mano la propria vita si può arrivare ad intraprendere un percorso di guarigione: questo cambiamento positivo inoltre non può avvenire dall’oggi al domani e può essere originato da miriadi di tasselli che, pian piano, incastrandosi correttamente, permettono alla persona di trovare un proprio equilibrio senza l’uso ed abuso di una malattia così autodistruttiva.Fatta questa premessa, ammetto dunque che alla domanda "come si esce dalla bulimia?" non so dare una risposta.Quello che so è che, dopo anni ed anni di abbuffate e vomito, ciò che mi è servito per interrompere il circolo vizioso è stato cambiare prospettiva, ovvero: smettere di incaponirmi su come non avere più crisi e concentrarmi su tutto ciò che dentro di me faceva scattare la voglia di vivere!Mi permetto dunque di elencare (senza un ordine particolare) quelle azioni, quei ragionamenti , quelle riflessioni che possono sembrare a prima vista semplici e inutili ma che, in definitiva, mi hanno dato l’opportunità di allontanarmi sempre di più dalla malattia fino a farla perdere di significato, tanto da non essere più necessaria all’interno della mia esistenza.Nei prossimi post cercherò di approfondire questi punti ulteriormente, uno alla volta e se me ne verranno in mente altri li aggiungerò;))Invito chiunque abbia ulteriori idee da condividere, a scrivere direttamente sul blog o a contattarmi (bulimiadivivere@yahoo.it) per suggerirle: sarò lieta di pubblicarle!