BULIMIA DI VIVERE

AUTO AIUTO PER ALLONTANARE LA BULIMIA - SOSTITUIRE DOVERE, MAI,SEMPRE


Come avevo scritto nel post precedente: da ora in poi andrò ad approfondire uno ad uno quei suggerimenti, quelle riflessioni, quei consigli che possono offrire un aiuto per allontanare pian piano la bulimia dalla propria vita.Spunto del giorno: provare a sostituire il verbo dovere e gli avverbi sempre e mai con: potere, forse, perché no?Mi diede il "la" per questa riflessione una ragazza che frequentava con me la terapia di gruppo.Durante una seduta raccontò un episodio che aveva vissuto da poco.Al mare una sua amica le disse senza mezzi termini: "dovresti dimagrire un po’: hai i fianchi troppo larghi!". In seguito a quella constatazione lei, con grande dimostrazione di affetto nei propri confronti, si concentrò sul fatto che il suo corpo le piaceva così com’era, dunque: non seguì il "cortese consiglio" e se ne fece una bella risata, ma, contemporaneamente, si rese conto di quanto, anche solo pochi anni prima (era in fase di guarigione), parole del genere l’avrebbero indotta a seguire una dieta ferrea per non deludere le aspettative altrui.Assieme discutemmo su quanto sia assurdo sentirsi in dovere di fare per forza qualcosa. Chi decide per chi? Da cosa deriva un comportamento predeterminato? Cosa spinge obbligatoriamente ad agire in un certo modo?
Un’azione si compie se la si sente, se la si desidera, non perché si deve portare avanti ad ogni costo.Spesso il rispetto e la cortesia nei confronti di chi ci sta vicino vengono scambiati con il mantenimento di una facciata che nasconde i veri sentimenti. Ci si obbliga a parlare in un certo modo per non offendere, ci si impegna a mantenere determinati rapporti perché, altrimenti, "chissà gli altri cosa potrebbero pensare", ci si sforza di raggiungere un preciso status sociale per non venire considerati pari a nessuno…per carità tutte queste cose messe assieme possono donare anche soddisfazioni, ma: quanta parte della propria vita viene vissuta come tale perché davvero si desidera viverla in quel modo? Dovere, mai e sempre implicano obbligo, costrizione, staticità. Si cerca quasi di fermare il tempo per non andare oltre, si tenta di cristallizzare la vita secondo canoni e modi comportamentali "collaudati". E alla fine? Si arriva , in certi casi, a star male!Non si evolve se non si prova a lasciarsi andare, a sbilanciarsi ogni tanto, se si ritiene che sia cosa buona e giusta muoversi secondo binari prefissati. Imponendosi una strada schematizzata, decisa, già scritta, si rischia di irrigidire il pensiero, di invecchiare, di non mettere in risalto tante delle proprie capacità che si possono scoprire soltanto facendo esperienza sulla propria pelle.Dunque: al diavolo le costrizioni!Agire seguendo il proprio cuore, ascoltandosi e regalandosi delle possibilità rappresenta un vero e proprio gesto d’amore nei confronti di se stessi.Non siamo obbligati a seguire direzioni prestabilite. Nessuno, anche se in certi momenti può sembrare così, ci costringe a fare nulla, nemmeno a guarire o a non guarire.Qualunque decisione spetta a noi e solo noi possiamo scegliere, liberi di farlo secondo il nostro istinto, quindi…che strada prendere? Ognuno può dare a se stesso la propria risposta sincera.Un bacio,Selvatica