SOLTANTO L'INFINITO

MIA GIOVINEZZA


Non t'ho perduta. Sei rimasta, in fondoall'essere. Sei tu, ma un'altra sei:senza fronda né fior, senza il lucenteriso che avevi al tempo che non torna,senza quel canto. Un'altra sei, più bella.Ami, e non pensi essere amata: ad ognifiore che sboccia o frutto che rosseggiao pargolo che nasce, al Dio dei campie delle stirpi rendi grazie in cuore.Anno per anno, entro di te, mutastivolto e sostanza. Ogni dolor più saldati rese: ad ogni traccia del passaggiodei giorni, una tua linfa occulta e verdeopponesti a riparo. Or guardi al Lumeche non inganna: nel suo specchio mirila durabile vita. E sei rimastacome un età che non ha nome: umanafra le umane miserie, e pur viventedi Dio soltanto e solo in Lui felice.O giovinezza senza tempo, o semprerinnovata speranza, io ti commettoa color che verranno: - infin che in terratorni a fiorir la primavera, e in cielonascan le stelle quand'è spento il sole.Ada Negri