SOLTANTO L'INFINITO

Solo l'infinito realizzerà l'uomo

 

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Fine settimana con i fiocchi....

Post n°28 pubblicato il 22 Gennaio 2007 da Baphomet6
Foto di Baphomet6

Tutto è iniziato venerdì, mi sono svegliato con un leggero indolenzimento nella zona lombare destra, li per li non ci faccio neppure caso, mi alzo mi lavo faccio colazione e vado a lavoro percorro i miei 30 km con questo lieve fastidio che intanto continua... Pochi kilometri prima del mio arrivo a lavoro I CARABINIERI, posto di blocco, mi fermano... acc non ho le cinture, ormai non posso metterle srebbe peggio.... "Buongiorno" mi fa il carabiniere "lei ha l'esenzione per le cinture?"; "Ma sei proprio un carabiniere! Ti sembro in cinta?" avrei voluto rispondergli e invece sono uscito con un sorriso imbarazzato "no mi scusi ha perfettamente ragione ho dimenticato di metterle..." per fortuna la cosa finisce lì, normali controlli, poi notano la mia divisa da lavoro con il logo del gruppo per cui lavoro mi chiedono se lavoro li "Noooo, assolutamente in genere il venerdì mattina esco vestito così tanto per cambiare...." avrei sempre voluto dirgli, invece gli dico di si, dopo pochi convenevoli mi lasciano andare senza multa per fortuna... Cominciamo bene ho pensato, se il buongiorno si vede dal mattino... Intanto l'indolezimento insiste e aumenta, diventa dolore... Insomma ho resistito fino alle 19.30 quando il dolore è diventato insopportabile, me ne vado da lavoro mi rifaccio i 30 km a ritroso, arrivo a casa, un oretta dopo chiamo l'ambulanza il dolore era insopportabile, arrivo la pronto soccorso, mi visitano, mi danno un antidolorifico, il responso el medico è stato più o meno questo "Lo sapeva lei che Dio ha inventato le coliche renali per far capire al'uomo il dolore del parto?"... Devo ammettere che non ero a conoscenza di quesa perla teologica, anzi ringrazio il medico-teologo e gli ammetto che dal quel giorno avrei dormito molto più serenamente essendo venuto a conoscenza di tale rivelazione.... Mi ha rimandato a casa dicendomi di bere molto.... Ho passato sabato domenica e oggi, fra bottiglie di acqua e il bagno ormai ho le mani e i piedi palmati e mi sono spuntate le branchie..... Un fine settimana esaltante.....

 
 
 

Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da Baphomet6
 
Foto di Baphomet6

Girovagando sul web si trovano molte cose... Una cosa molto curiosa che ho trovato è una nota spese emessa per la ristrutturazine della Chiesa di Castelfranco di sotto, è datata 15 gennaio 1852 il testo originale pare sia il seguente:

DENARI DA AVERE DAL SIGNOR PRIORE: 39 SCUDI, 26 PAOLI E 11 BAIOCCHI, PER I LAVORI APPRESSO SPECIFICATI:

- RIPRISTINO DEL PARADISO                                   1 SCUDO
- RIFATTA LA BARBA AL PADRE ETERNO                   2 PAOLI
- INDORATA LA CAPPELLA DI S.DOMENICO             5 PAOLI
- RITOCCATA LA COSCIA A S. RITA                           3 BAIOCCHI
- RITOCCATA LA CODA AL PORCO DI S. ANTONIO   1 SCUDO
- RIFATTO L'OCCHIO AL CANE DI S. ROCCO            2 PAOLI
- MESSO UN CORNO A MOSE'                                    2 SCUDI
- RIFATTE LE PALLE A S. BARTOLOMEO                  12 PAOLI
- FODERATA LA NICCHIA A S. ALFONSO                  4 BAIOCCHI
- RITOCCATO L'UCCELLO NELLA MANO DI S.FRANCESCO  2 PAOLI
- INTRODOTTA LA LINGUETTA NELL'ORGANO DI S.CECILIA  8 BAIOCCHI
- FATTA UNA NUOVA SEGA A S. GIUSEPPE               6 SCUDI
- FATTO FARE UN ALTRO BIMBO ALLA MADONNA  15 SCUDI
- RITOCCATO IL SENO A S. AGATA                            3 SCUDI
- RADDRIZZATA LA VERGA A S. VINCENZO               6 SCUDI
- TAPPATI I BUCHI A S. EUFRASIA                          11 BAIOCCHI

                         TOTALE: 39 SCUDI, 26 PAOLI E 11 BAIOCCHI

SALUTANDO E BACIANDO LE MANI AL SIGNOR PRIORE.

                                                  Calogero spizzichino
                                  (restauratore ecclesiastico fiesolano)

 
 
 

Responsabilità

Post n°26 pubblicato il 18 Gennaio 2007 da Baphomet6
 
Foto di Baphomet6

Una delle parole più belle con cui si può descivere l'avventura della vita è la parola responsabilità.

Come nasce la responsabilità? Come si diventa responsabili? La responsabilità avviene sempre e solo dentro ad un rapporto: qualcuno mi chiama ed io devo rispondere! Questo è vero in ogni esperienza umana a cominciare dall'età del'infanzia.

In che modo un bimbo impara a diventar responsabile?

Rispondendo, rendendo conto di sè a suo padre e a sua madre: egli risponde di sè a coloro che lo amano. E' nell'esperienza di essere amati che nasce la responsabilità: sempre attraverso l'amore di qualcuno che, volendomi bene, prendendosi cura di me, inreressandosi alla mia vita, dandomi del tu mi chiama, ridesta, sollecita in me il desiderio e la capacità di rispondere, di aprire la mente e il cuore!

Allo stesso modo, ogni incontro vero tra le persone è sorgente di un nuovo e più profondo senso di responsabilità.

In ogni autentico incontro ciascuno di noi consegna, affida all'altro qualcosa di sè: quanto più è prezioso ciò che noi affidiamo, tanto più è grande la responsabilità.
C'é il senso della vera responsabilità laddove, nei loro incontri, gli uomini consegnano gli uni gli altri i beni più preziosi, il tesoro del loro cuore, ciò in cui credono, la loro speranza! Se il contenuto della loro comunicazione è vano, banale superficiale, non incominceranno mai a sentirsi responsabili gli uni degli atri.

 
 
 

Si comprehendis non est deus

Post n°25 pubblicato il 17 Gennaio 2007 da Baphomet6
 
Foto di Baphomet6

Che Dio sia mistero è certamente la cosa più ragionevole. Come potrebbe essere diversamente? Come potrebbe di fatto non esserci una distanza infinita tra le nostre piccolezze e la Sua immensità?

"Si comprehendis non est deus" (S.Agostino)

Se la tua intelligenza potesse conoscerLo in modo esauriente, alla maniera in cui conosci gli uomini o le cose create, non sarebbe più Dio.

E' evidente che le cose debbano stare così!

Così come è evidente che la molla segreta o consapevole di tutto il gran darsi da fare, l'affaticarsi umano sia il desiderio di avvicinarsi, di conoscere e sperimentare in qualche modo il Mistero di Dio.
Sulla spiaggia della vita l'uomo è invincibilmente attratto a scrutare l'orizzonte infinito.
L'unica possibilità di essere felice, di vincere il limite e la morte è nascosta in questo infinito orizzonte, nel Tu misterioso di Dio.

 
 
 

La leggenda nera

Post n°24 pubblicato il 14 Gennaio 2007 da Baphomet6
 
Foto di Baphomet6

Al giorno d’oggi si considerano gli inquisitori come dei torturatori e poco vale la consapevolezza del fatto che la tortura apparteneva a pieno titolo alla prassi giuridica del diritto romano e che i tribunali laici continuarono ad impiegarla abitualmente fino al 1700.

In Europa, fino alla metà del XVIII secolo, si praticavano (nei tribunali laici) varie forme di tortura, da quelle fisiche a quelle morali, psichiche o di umiliazione e, per i condannati alla pena capitale, si potevano infliggere pene preliminari pubblicamente eseguite (ferite, bruciature, flagellazioni, mutilazioni), che avevano lo scopo non solo e non tanto di aggravare la sua pena, quanto piuttosto di servire da esempio deterrente, quindi a finalità pedagogiche.

Ancora ai giorni nostri, l’Onu è costantemente impegnata a scoprire e far cessare queste forme di violazioni dei diritti civili, una battaglia alla quale si dedicano anche specifiche organizzazioni, quali ad esempio Amnesty international.

E’ impossibile rintracciare l’origine storica della tortura giuridiziaria, la radice della quale può considerarsi etico-pedagogica ancor prima che giuridica.

Durante l’alto medioevo, la tortura poteva essere sostituita dall’ordalia, che comunque aveva in comune con essa la concezione del rapporto tra coscienza d’innocenza e capacità di sopportare prove, in quanto solo chi è nel giusto trova  la forza per superarle.

La tortura all’interno dei processi inquisitoriali, non poteva essere troppo violenta, in quanto si sarebbe incorso all’infrazione dei diritti canonici relativi ai principi secondo i quali Ecclesia abhorret a sanguine; infatti nel corso del Trecento, la tortura fu estesa ad altre differenti procedure: in particolare si dovevano evitare sia la mutilazione permanente, sia la morte.

Naturalmente erano previste categorie di persone nei confronti delle quali la tortura non era applicabile: o per qualità del loro stato, che rendeva inutile la tortura dal momento che la loro parola doveva venir considerata un pegno di publica fides (i nobili, i militari, gli insigniti di dignità cavalleresche) o per la loro qualità di soggetti a un fòro speciale (i chierici) o per la debolezza della loro condizione fisica e psicologica (i bambini, i vecchi, le gravide, le puerpere); chi non rientrava tra questi, ma portava malattie o difetti che gli impedivano di sopportare le torture, aveva il diritto di essere visitato da un medico.

I più comuni sistemi di tortura erano:

-         “i tratti di corda” (l’inquisito, con le mani legate dietro la schiena veniva sollevato più volte in aria con un sistema di carrucole e poi fatto cadere);

-         “il cavalletto” (uno strumento sul quale si stirava il corpo dell’inquisito);

-         “il fuoco” (si ungevano i piedi dell’imputato per poi avvicinarli a una fonte di calore);

-         “la stanghetta” (un sistema di contenzione che comprimeva polsi e caviglie)

-         “le cannette” (si stringevano con appositi strumenti le dita giunte del tormentato);

-         “la veglia” (si impediva al torturato, legato a un sedile, di dormire per un periodo che poteva arrivare a quasi due giorni).

Non è veritiero il carico che si fa ai tribunali inquisitoriali di aver ricorso sistematicamente alla tortura; essi non facevano altro che seguire la pratica giuridica dell’epoca e servirsi di infrastrutture poste a loro disposizione dai tribunali laici, e ci sono numerose testimonianze di una forte resistenza da parte degli inquisitori nel servirsi dell’extrema ratio, la tortura.

Il Domenicano frate Eliseo Marini, richiamava al fatto che la rigorosa disanima, la tortura appunto, dovesse essere applicata solo nel caso che le altre prove fossero del tutto insufficienti e massima dunque l’incertezza, e ancora ammoniva che si procedesse con prudenza, si mostrassero all’imputato gli strumenti di tortura, gli si proponesse a varie riprese di pensare a quel che faceva, si interrompesse più volte il procedimento per dargli modo di riflettere.

Quando nel 1754 Federico II di Prussica abolì la tortura dalle pratiche giudiziarie, il Sacro Romano Impero si aggiornò immediatamente e a seguito tutti gli altri stati europei.

La consapevolezza che gli inquisitori erano spesso personaggi onesti, moderati e in buona fede, non deve far dimenticare che tra le loro “fila”, come all’interno di ogni altra Istituzione che mente umana ricordi, furono presenti personaggi tutt’altro che equilibrati, dei veri e propri carnefici; è proprio questo il tema centrale, quando non si affronta approfonditamente, in modo analitico un argomento, si è alla mercé delle opinioni altrui: i giornalisti quando parlano di Inquisizione, espongono soltanto i temi più spettacolari, cioè parlano solo di Tomàs de Torquemada e mostrano solo roghi e strumenti di tortura, è chiaro che poi si generalizza… 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: Baphomet6
Data di creazione: 10/12/2005
 

VOCAZIONE DI MATTEO

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MUNCH

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Sono leoni in guerra e agnelli pieni di dolcezza nelle loro case. Sono rudi cavalieri nel corso delle spedizioni mimmagineilitari ma simili a eremiti nelle chiese. Sono duri e feroci contro i nemici di Dio e prodighi di carità verso gli uomini pii e timorati di Cristo.......e tutte le volte che i cavalieri erano chiamati alla battaglia, essi domandavano non quanti fossero i nemici, ma in che luogo si trovassero...

 
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IL SACRIFICIO DI ISACCO

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IL TRIBUTO

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NOLI ME TANGERE

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