SOLTANTO L'INFINITOSolo l'infinito realizzerà l'uomo |
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: Baphomet6
|
|
|
![]() ![]() ![]() ![]() Età: 51 Prov: PI |
MENU
AREA PERSONALE
I MIEI BLOG AMICI
CERCA IN QUESTO BLOG
ULTIMI COMMENTI
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Post n°8 pubblicato il 15 Dicembre 2005 da Baphomet6
Non T'amo Come Se Fossi Rosa Di Sale |
Post n°7 pubblicato il 15 Dicembre 2005 da Baphomet6
Non t'ho perduta. Sei rimasta, in fondo all'essere. Sei tu, ma un'altra sei: senza fronda né fior, senza il lucente riso che avevi al tempo che non torna, senza quel canto. Un'altra sei, più bella. Ami, e non pensi essere amata: ad ogni fiore che sboccia o frutto che rosseggia o pargolo che nasce, al Dio dei campi e delle stirpi rendi grazie in cuore. Anno per anno, entro di te, mutasti volto e sostanza. Ogni dolor più salda ti rese: ad ogni traccia del passaggio dei giorni, una tua linfa occulta e verde opponesti a riparo. Or guardi al Lume che non inganna: nel suo specchio miri la durabile vita. E sei rimasta come un età che non ha nome: umana fra le umane miserie, e pur vivente di Dio soltanto e solo in Lui felice. O giovinezza senza tempo, o sempre rinnovata speranza, io ti commetto a color che verranno: - infin che in terra torni a fiorir la primavera, e in cielo nascan le stelle quand'è spento il sole. Ada Negri |
Post n°6 pubblicato il 11 Dicembre 2005 da Baphomet6
"Una pagina del Vangelo che mi colpisce è quella che descrive il momento in cui Gesù passa in mezzo alla folla di Gerico. Il capo della mafia di Gerico, Zaccheo, si arrampica su un sicomoro per vederLo, perché era piccolo di statura. Gesù gli passa vicino, guarda su, dove si era issato, e gli dice: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua» (Lc 19, 5). Immaginiamo che cosa ha dovuto sentire quell'uomo! È come se Cristo gli avesse detto: «Io ti stimo, Zaccheo, fai presto a scendere, vengo a casa tua». Ma quell'incontro non sarebbe vero - sarebbe come se non fosse avvenuto duemila anni fa - se non avvenisse adesso. Un uomo non può aderire a Cristo se non percepisce che è vero oggi! Gli incontri con persone che ci guardano e ci comprendono come Gesù ha guardato e compreso Zaccheo, e che noi possiamo guardare, sono i fatti più importanti della vita. «.Guardate ogni giorno il volto dei santi e traete conforto dai loro discorsi»: è l'invito di uno dei primi documenti cristiani, la Didaché." |
Post n°4 pubblicato il 11 Dicembre 2005 da Baphomet6
Le due grazie che il Signore dona sono la tristezza e la stanchezza. La tristezza perché mi obbliga alla memoria, la stanchezza perché mi obbliga alle ragioni per cui faccio le cose. Fa o Dio che una positività totale guidi il mio animo, in qualsiasi condizione mi trovi, qualunque rimorso abbia, qualunque ingiustizia senta pesare su di me, qualunque oscurità mi circondi, qualunque inimicizia, qualunque morte mi assalga, perché Tu che hai fatto tutti gli esseri sei per il bene. Tu sei l'ipotesi positiva su tutto ciò che io vivo
|
Post n°3 pubblicato il 10 Dicembre 2005 da Baphomet6
Quello che mi fa lietamente pensare al Natale è una certezza, anche se questa parola fa un po' ribrezzo agli intellettuali e ai sapienti del nostro tempo, ai grandi maestri del dubbio. Che se la tengano pure la passione morbosa per il dubbio! Si può essere lieti solo se si è certi, come un bimbo può essere veramente felice solo se è certo della presenza del bene di suo padre e di sua madre. Ma quale certezza? Non si tratta della semplice certezza, seppur necessaria, della storicità di Cristo, cosa potrbbe importare a me sapere che un uomo di nome Gesù è veramente esitito, se tutto finisse lì, in una tanto sicura quanto inutile notizia storica? Cosa t'importa di sapere che Gesù di Nazareth è realmente esistito, se tra te e quest'uomo c'è un abisso di 2000 anni? Qualcuno potrebbe obiettare"ma come puoi dire questo? Come puoi ignorare i grandi principi e insegnamenti del Vangelo? Come fai a non venerare tra i grandi personaggi dell'umanità questo ebreo? Il più grande maestro di morale?" Ci sono 2 ragioni per cui questa obiezione non mi tocca e mi risulta fondamentalmente ipocrita: con i buoni principi, con gli ideali, con i grandi valori, con i nobili insegnamenti morali ci si può anche sciacquare la bocca. Ci si possono fare conferenze, trattati e interviste, ma non ci si può vivere, perchè l'uomo non può vivere di astrazioni! Quando l'uomo avverte il peso della solitudine o l'angoscia di fronte alla morte e l'impotenza davanti al proprio male, a quel punto non sa più che farsene delle astrazioni (fossero anche le più nobili): ha bisogno di una Presenza! Il primo a non voler passare come grande maestro di morale è stato proprio Lui, Gesù! La vera pretesa di Cristo è enormemente più grande, è così grande (pur essendo pienamente ragionevole), che per la sola paura che possa essere vera il mondo la censura! Cristo è un uomo che si è detto Dio. Perciò è proprio una sciocchezza, una fesseria (antilogica e anticristiana) quella che si sente spesso ripetere: "Sono pronto ad accettare Gesù come grande maestro di morale, ma non accetto la Sua pretesa di essere Dio". Un uomo che fosse solo uomo e dicesse quello che Gesù ha detto: "Io sono la via, la vertià e la vita, Io perdono i tuoi peccati, Io verrò a giudicare il mondo alla fine dei tempi, non sarebbe un gran maestro di morale, ma solo un pazzo! La certezza che mi fa lietamente riecheggiare l'annuncio degli angeli è proprio un'altra: Gesù di Nazareth, quel bimbo, quell'uomo, Gesù, è veramente Dio! E di Lui si può realmente e materialmente fare esperienza! La Sua promessa si compie nella vita! Recentemente un'anziana donna ebrea ha chiesto di essere battezzata. Al sacerdote, prima di ricevere il battesimo, ha detto: "Non creda che io mi faccia battezzare per paura dell'inferno; io mi faccio battezzare perchè ho visto un po' di paradiso qui in terra. Sono state da me le suore di Madre Teresa di Calcutta, in loro ho visto il paradiso. Per questo mi faccio battezzare". Ha scritto Claudel: "Ho sentito spesso rimproverare ai cristiani, con una certa aria di superiorità, che la ragione della loro fede è la grazia e la consolazione che essa procura; ma mi sembra che migliore giustificazione di questa non possano trovarla, perchè si tratta di un fatto, non di un ragionamento. La prova del pane è che esso nutre, la prova del vino è che esso inebria. La prova della verità è la vita e la prova della vita è che fa vivere. Sono queste realtà sostanziali, contro le quali nessuna argomentazione ha efficacia" |
INFO
Sono leoni in guerra e agnelli pieni di dolcezza nelle loro case. Sono rudi cavalieri nel corso delle spedizioni militari ma simili a eremiti nelle chiese. Sono duri e feroci contro i nemici di Dio e prodighi di carità verso gli uomini pii e timorati di Cristo.......e tutte le volte che i cavalieri erano chiamati alla battaglia, essi domandavano non quanti fossero i nemici, ma in che luogo si trovassero...
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 15:47
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 15:47
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 15:47
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 15:47
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 15:46