pensiero libero

Generi o persone?


Domani si celebra ( ? ) l'ennesima Giornata.. di qualche cosa. Nella fattispecie del no alla violenza sulle donne. Dopodomani ogni cosa resterà come prima ma il sistema intellettuale dominante si sentirà a posto: la celebrazione è stata fatta. Stiamo assistendo, impotenti ma soddisfatti, ad uno stravolgimento culturale senza precedenti: l'umanità viene spezzettata in generi quasi gli anelli di un assurdo pianeta impazzito che ruoti nel nulla. Ci sono le donne, ovviamente, i bambini, gli uomini, gli omosessuali, poi - allargando - gli ebrei, i mussulmani, e chissà cosa verrà inventato nei prossimi giorni. Peccato che in questo modo si finisca per sedimentare nelle teste dei sani e dei matti l'esistere di categorie separate, verso ciascuna delle quali è possibile, devianza psichica permettendo, sfogare le proprie frustrazioni, risentimenti, paure, malattie. Tanto è stravolgimento culturale che si vocifera in modo perfino osceno di "quote rosa" quasi le donne fossero dei panda in via di estinzione offendendone l'orgoglio e la dignità. Ci si agita nell'appropriazione pubblica dell'immagine del bambino che viene sbattuto in prima pagina ad ogni piè sospinto, che si tratti di pubblicità, liti giudiziarie o infami delitti. L'elenco potrebbe continuare, ma ciascuno è in grado di completarlo da solo. Non si parla mai, semplicemente, di Persona Umana. Quel soggetto che è uscito da milioni di anni di adattamento, selezione, miglioramento attitudinale, esperienze,vittorie e sconfitte. Che si è formato, nello spirito e nel corpo, per essere unico ed irripetibile. Sarebbe molto bello se qualcuna di queste inutili e fatiscenti istituzioni che ci ammorbano proclamasse ( senza celebrare nulla ) che è giunto il momento di rispettare la Persona Umana in tutti i suoi aspetti. Non cesserebbero sicuramente né delitti né violenze, ma si sarebbe cominciato a riflettere seriamente sul valore unico della Persona e sull'immenso torto che le viene fatto non rispettandola. Riportiamo queste sciocche classificazioni di generi all'unicità che compete a tutti. Ne guadagnerebbero, per prime, le donne.