pensiero libero

Abbiamo alternative?


Siamo bersagliati e tartassati da tasse di ogni specie, inseguiti da Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate fin sotto il letto di casa. Si fa gran discorrere di evasori ed evasione, si studiano modi sofisticati - da 007 - per penetrare nei forzieri svizzeri e leggervi nomi italiani, si fotografano targhe di auto, barche, scarpe e vestiti. Si scrutano con la lente di ingrandimento scontrini e ricevute fiscali, s'interrogano canuti pensionati e si censiscono seconde case. Viene predicata l'autoflagellazione mediante Redditest. Bene, il momento è serio, la crisi morde, il futuro lontano. Allora, viene da chiedersi, perché lo Stato rinuncia a prelevare la quota di sua spettanza su un autentico fiume di denaro che circola ogni giorno che Dio manda in terra sotto il naso di tutti, in nero perfetto ed in contanti? Mi riferisco, l'avete già capito, alla prostituzione di ogni genere e al commercio delle droghe. Entrambi i mercati, in mano alla criminalità, muovono somme impressionanti. Dal momento che, per motivi solo in parte confessabili, nulla si fa o si dice si possa fare per sradicare questi cancri dalla società passi lo Stato all'incasso esattamente come per il gioco d'azzardo: decida la percentuale e la spalmi sulle varie prestazioni. Altrimenti indossi la faccia feroce e chi non paga venga disturbato severamente. I criminali sono persone abituate al "pizzo": pagheranno per essere lasciati in pace ad esercitare i loro commerci. Può sembrare una provocazione, ma pensiamoci tutti sopra un momento: abbiamo alternative?