pensiero libero

Come state?


Inizia a serpeggiare una voce fastidiosa: prima o poi il costo della sanità pubblica non sarà più sostenibile nella sua totalità. Che significa? Semplicemente due cose molto concrete: a) la vita media si allunga con il risultato che gli anziani ( i vecchi, come si diceva un tempo ) aumentano progressivamente; b) la medicina in tutti i suoi campi fa progressi notevoli che, giustamente, si vogliono applicati alla generalità dei casi, anche se di maggior costo. Quindi: più patologie da curare, più investimenti per mantenere i livelli di cura al passo con il progresso scientifico. Se tutto ciò dovrà ancora ricadere interamente sul sistema pubblico è ovvio che occorreranno sempre maggiori risorse. Dove procurarle? Ovvio: nelle tasche dei contribuenti. Prima alternativa. Altrimenti si apre la strada a selezioni in base al reddito: i ricchi si curano fuori dal sistema pubblico, i semi ricchi metà e metà, i meno abbienti seguitano come prima. Oppure ci si avvia al ricorso alle assicurazioni private per la copertura dei rischi sanitari. Sono le inevitabili conseguenze, appunto, della migliore qualità di vita che ci consegna mediamente ad esistenze più lunghe, e del progresso scientifico che inventa strumenti d'intervento più sofisticati. E costosi. Nessuno dei due processi può essere fermato: le nostre stesse abilità ci condannano a spendere sempre di più per essere sempre più di peso al sistema socio economico cui apparteniamo. Si comincia ad avvertire la mancanza di guerre ed epidemie?