pensiero libero

Dai "Diari del signor Rossi"


Erano due settimane che Giusy, la maggiore, viveva il periodo Jerusalem Pacs. Tutto, dal vestire al mangiare, dai brufoli alle unghie dei piedi doveva intonarsi ai precetti cantati dalla band in un unico introvabile immaginifico CD che le ragazze della III D si passavano l'un l'altra con supina venerazione. Lo stesso CD che lui si ritrovò infilato nella fodera dell'unico cuscino comodo del divano, giustamente ritenuto un nascondiglio molto segreto. "Cara, nel cuscino c'è un affare duro..". "Caro, possibile che devi sempre lamentarti?". Lui decise di resistere. Anzi, sentendosi crescere dentro l'uomo delle caverne che un tempo era stato, schiacciò forte con la schiena fino a sbriciolare l'incomodo. Due giorni dopo, ore tredici e quindici, solstizio d'inverno. Un urlo agghiacciante trapassò le esili pareti intermedie incaricate di suddividere lo spazio complessivo in tre vani più doppi servizi ("Caro, non ti sembra che abbiano risparmiato sui divisori?". " Cara, oggi le tecniche di costruzione hanno fatto grandi progressi". Battendo sulla testa del primo chiodo aveva provocato una crepa molto vistosa. "Cara, devo smettere di prendere le vitamine dopo mangiato.."). Poi seguirono altre urla scomposte, ruggiti e fiumi di parole irripetibili. Fu visto il cucciolo di Labrador fuggire disperato verso l'ingresso inseguito da proiettili vari fra i quali i volumi della Enciclopedia del Provetto Giardiniere che lui si era fatti rilegare in attesa della futura condizione di pensionato parastatale. "Cara, deve essere accaduto un fatto nuovo..". "Caro, ricorda che è buona regola non interferire nei momenti privati dei figli..". "Cara, stanno volando pezzi della mia vita privata..". "Caro, ti ricordo che nessun sacrificio è troppo grande per un padre che ama i propri figli..". Al che lui, stoicamente, aprì la porta d'ingresso per offrire al cane una possibilità di salvezza. Giorno successivo, ore diciannove e trenta, salotto e accampamento dei tre figli. Avvento del periodo Jaca Rubclift: obbligatorio il nero. Il cucciolo di Labrador si pavoneggiava nella manica del giubbotto di lui a cui erano stati praticati quattro fori per far passare le zampe. "Cara, di nuovo la mia vita privata è in pezzi..". "Caro, torna a prendere le vitamine: stai entrando nel tuo solito periodo di pessimismo autolesionistico..".