"Cara, ho fatto un sogno. Terribile!". "Cosa hai sognato, caro?". "Ero sull'orlo di un precipizio, cara, e un'orda di lupi affamati era prossima a sbranarmi..". "Hai controllato, caro, se avevi con te il cellulare?". "Diamine, cara, non ci ho proprio pensato! E' grave?". "Vedi, caro, prima di mettersi a sognare occorre controllare di avere a disposizione tutto ciò che può servire per uscirne illeso". "Saggio consiglio, cara, ma a cosa mi sarebbe servito un cellulare?". "Ovvio, per telefonare, caro. Alla Protezione Animali, per esempio." ." Alla che cosa, cara?". "Certamente, caro, ti avrebbero tranquillizzato sul fatto che quelle bestiole non erano così affamate come sembravano, ma, invece, desiderose di fare la tua conoscenza.". "Cara, sei grande! Sei riuscita, di colpo, a dissolvere l'angoscia che ancora avevo dentro e non riuscivo a sciogliere.". "Vedi, caro, quanto hai bisogno, in ogni circostanza, della tua mogliettina?". "Davvero, cara, lo scopro ogni giorno di più.". Era domenica, si sentiva leggero e molto vicino alla felicità. Stava per iniziare il suo turno di lucidare il parquet. Perciò si armò degli arnesi necessari e aprì la porta dello sgabuzzino dove si conservavano detersivi, giochi smessi dai ragazzi, la valigia del viaggio di nozze, un fiasco d'olio ("Caro, non si sa mai, dovessero incrociare le braccia i coltivatori di olive.."), la collezione di pipe dello zio Gaspare ("Caro, non si sa mai, dovessero valere qualche cosa quando noi non ci saremo più.."), tutte le pagelle dell'intero ciclo scolastico di lui ("Caro, non si sa mai, potrebbero servire ai ragazzi per una ricerca sull'analfabetismo.."). Aveva dimenticato che il cucciolo di Labrador usava lo stanzino per smaltire gli incubi dei propri sogni: saltò fuori come invasato, simile a un lupo siberiano, e gli scodellò un'abbondate pipì sulle pantofole di cashmere. Giunse la sera, poi il momento di coricarsi. Lei lo vide entrare nel letto coniugale recando un ombrello, un impermeabile e gli stivali in gomma gialla che aveva vinto ad una pesca di beneficenza. "Caro, che succede?". "Seguo il tuo saggio consiglio, cara, mi preparo nel caso mi accadesse di sognare il naufragio nel corso di una tempesta tropicale.".
Dai "Diari del signor Rossi"
"Cara, ho fatto un sogno. Terribile!". "Cosa hai sognato, caro?". "Ero sull'orlo di un precipizio, cara, e un'orda di lupi affamati era prossima a sbranarmi..". "Hai controllato, caro, se avevi con te il cellulare?". "Diamine, cara, non ci ho proprio pensato! E' grave?". "Vedi, caro, prima di mettersi a sognare occorre controllare di avere a disposizione tutto ciò che può servire per uscirne illeso". "Saggio consiglio, cara, ma a cosa mi sarebbe servito un cellulare?". "Ovvio, per telefonare, caro. Alla Protezione Animali, per esempio." ." Alla che cosa, cara?". "Certamente, caro, ti avrebbero tranquillizzato sul fatto che quelle bestiole non erano così affamate come sembravano, ma, invece, desiderose di fare la tua conoscenza.". "Cara, sei grande! Sei riuscita, di colpo, a dissolvere l'angoscia che ancora avevo dentro e non riuscivo a sciogliere.". "Vedi, caro, quanto hai bisogno, in ogni circostanza, della tua mogliettina?". "Davvero, cara, lo scopro ogni giorno di più.". Era domenica, si sentiva leggero e molto vicino alla felicità. Stava per iniziare il suo turno di lucidare il parquet. Perciò si armò degli arnesi necessari e aprì la porta dello sgabuzzino dove si conservavano detersivi, giochi smessi dai ragazzi, la valigia del viaggio di nozze, un fiasco d'olio ("Caro, non si sa mai, dovessero incrociare le braccia i coltivatori di olive.."), la collezione di pipe dello zio Gaspare ("Caro, non si sa mai, dovessero valere qualche cosa quando noi non ci saremo più.."), tutte le pagelle dell'intero ciclo scolastico di lui ("Caro, non si sa mai, potrebbero servire ai ragazzi per una ricerca sull'analfabetismo.."). Aveva dimenticato che il cucciolo di Labrador usava lo stanzino per smaltire gli incubi dei propri sogni: saltò fuori come invasato, simile a un lupo siberiano, e gli scodellò un'abbondate pipì sulle pantofole di cashmere. Giunse la sera, poi il momento di coricarsi. Lei lo vide entrare nel letto coniugale recando un ombrello, un impermeabile e gli stivali in gomma gialla che aveva vinto ad una pesca di beneficenza. "Caro, che succede?". "Seguo il tuo saggio consiglio, cara, mi preparo nel caso mi accadesse di sognare il naufragio nel corso di una tempesta tropicale.".