pensiero libero

Cosa offre la democrazia?


Partiamo, occorre dirlo, senza entusiasmo verso un nuovo cimento elettorale. Ossia ci verranno prospettate offerte fantasmagoriche, di ogni tinta, sulle quali non avremo alcuno strumento di verifica e controllo preventivi. In una parola, dovremo fidarci dei proponenti - chiunque essi siano - e guardarli bene in faccia nella speranza di cogliere nel segno. Questa è la democrazia, parola che viene dal greco e sostanzialmente significa: "governo del popolo". Occorre precisare e ricordare che così non è mai stato, neanche agli inizi. Per la semplicissima ragione che il popolo, nel suo insieme, non può contemporaneamente darsi da fare per procurarsi giornalmente il necessario sostentamento e procedere ad esaminare i problemi complessi dell'intera comunità. Quindi delega. Esattamente ciò che fecero gli Ateniesi nel V secolo e faremo noi il prossimo febbraio. Nel frattempo, una serie di forze materiali e di idee astratte tende a generare credenze e convincimenti che si raggrumano in "ideologie", una sorta di bandiere - normalmente contrapposte - che dovrebbero rendere evidenti e riconoscibili amici ed avversari. Il tutto viene colato all'interno di contenitori, "partiti" o "movimenti" - comunque si voglia chiamarli, che alla fin fine vengono manovrati e gestiti da persone che si specializzano in questo specifico mestiere: i "politici". Ovvio quindi che questi ultimi finiscano per essere i soli a sapere cosa valga la pena di offrire. Raccontando, come contorno alla "vendita", un ventaglio altrettanto fantasmagorico di "verità". Ciascuno la propria. Questa è la democrazia, ossia il meno peggio dei sistemi di governo delle nazioni. Perciò si torna al principio del discorso: bisogna turarsi le orecchie e guardarli molto bene in faccia. E' l'unica facoltà che abbiamo noi popolo. Con la speranza di non sbagliare, e la garanzia che la prossima volta possiamo anche cambiare opinione.