Va in scena l'ennesima redenzione mediatica di un'assassina. Questa volta si tratta di tale Ballarin, facente parte della pia congrega delle Bestie di Satana responsabile di alcuni efferati omicidi di ragazzi e ragazze. Questa giovane è stata presa in carico per qualche anno dallo Stato che l'ha accudita di tutto punto, fatta studiare fino alla laurea, preoccupandosi di crearle attorno tutto il conforto psicologico necessario a dimenticare il passato più rapidamente possibile. Oggi, ci dicono trionfanti giornali e televisioni, si tratta di "persona diversa". Per la quale, ne siamo certi, non mancherà presto un lavoro gratificante, una lieta storia d'amore, un bel matrimonio. E' esattamente ciò che aspettano i vari giornali e giornaletti di pettegolezzo, nonché i programmi strappalacrime televisivi per ricamarci sopra quelle storie di aria fritta che tanto piacciono alle memorie corte. Mai che, in queste celebrazioni del "cattivo che dentro è tanto bello", si desse uguale spazio (e anche di più!) alle povere vittime. Mai. La loro funzione è esclusivamente quella di fare da piedistallo al carnefice di turno, affinché possa salire in alto e farsi ammirare dal popolo bue. Giusto così perché ogni nazione ha la stampa e la televisione che si merita.