pensiero libero

Dai "Diari del signor Rossi"


"Caro, hai presente quel mio compagno di Liceo che mi faceva la corte?". "No, cara, anche perché io ho fatto l'Istituto Tecnico". "Davvero, caro? Molto trendy..". "Cosa ha combinato, cara, questo sfortunato ragazzo?". "Come ti salta in mente, caro, di giudicarlo sfortunato?". "Perché, cara, non ti ha sposata". "Sei un adulatore seriale, caro!" cinguettò la signora, proseguendo a stendere lo smalto a righe viola e nero sulle unghie. Il signor Rossi si annidò soddisfatto nella poltrona da riposo spingendo un poco più in là il cucciolo di Labrador che l'aveva occupata per il rito della digestione.. Però, l'idea che un compagno di liceo di sua moglie le avesse fatto la corte lo turbava. La storia meritava un approfondimento. Si girava e si rigirava addosso al cucciolo di Labrador senza riuscire a prendere sonno. "Cara, ti ho mai raccontato di quel mio compagno dell'Istituto Tecnico?". "No, caro, non ricordo". "Un tipo alto, slanciato, vita sottile e dentatura perfetta..". "Per caso, caro, ne eri innamorato?". "Porco Giuda..!, cara, hai quasi indovinato". "Allora, caro, potresti anche presentarmelo: ne avrei di cose da raccontargli..". Il signor Rossi strisciò verso la poltrona, bastonato e ferito. Il cucciolo di Labrador gli si acciambellò sopra e, stravolto da una storia così romantica, gli mollò uno schizzo sui pantaloni. Ma non per nulla egli era un uomo parecchio tosto. Quindi tornò alla carica. "Cara, mi dicevi di un tuo compagno di scuola..". "Sì, caro, un esemplare unico". "Ne sarai stata lusingata, cara". "Assolutamente sì, caro, finché non ho scoperto che era omosessuale". "E poi, cara?". "Poi, caro, è passato all'Istituto Tecnico e non ne ho saputo più nulla..".