pensiero libero

Silenzio, ci gira


 Non so se ve ne siete accorti, ma la democrazia produce disastri. Le dittature sono perfino peggio. Dunque, che fare? Se lo chiedeva Lenin ogni mattina mentre si guardava allo specchio facendosi la barba. Lui, poverino, fece ciò che gli sembrava utile al momento. Così, dopo morto, lo imbalsamarono per farlo vedere a tutti: eccolo lì! Come fosse tutta colpa sua. Il guaio è che, a destra come a sinistra, non esiste la ricetta per far felice la gente. La quale, per esserlo, vorrebbe: 1) non pagare le tasse, 2) lavorare poco, 3) avere molti soldi da spendere in videogiochi e telefonini, 4) essere intervistata dalla televisione, 5) fare casino a piacere. Queste sono le condizioni per un governo stabile, nel senso che ci fosse qualcuno capace di realizzarle potrebbe governare duecento anni di fila. Altrimenti, dopo il primo giro di giostra sono pernacchie. Guardate Hollande: appena 10 mesi che sta seduto a fare il pinguino e già metà dei francesi vorrebbe farlo sloggiare. L'idea che si va diffondendo è che i fallimenti siano colpa dei partiti e della politica. Cioè di quegli ingredienti che miscelati all'irrequietezza e allo scontento delle masse e messi nel forno delle aspettative dissennate dà luogo a votazioni caotiche. Intanto i mercati guardano. Visto lo spettacolo, se fossero un pelino intelligenti si gusterebbero un bel film porno.