pensiero libero

la realtà romanzesca


Siete appena in tempo: la moda di quest'anno sono le vacanze "a chilometro zero". Preferite il mare? Controllate che l'inquilino del piano di sotto sia partito regolarmente per la vacanza studio in Guatemala quindi riempite di acqua tiepida la vasca da bagno. Poi recatevi alla più vicina cava di sabbia e portatene a casa diciotto chili circa. Nel frattempo i batteri presenti nell'acqua l'avranno colorata di un bellissimo blu cobalto, se vi sembra di scorgere branchi di pesci non preoccupatevi: a volte i batteri assumono forme speciali per attrarre i turisti. Prendete un ombrello, apritelo e attaccatelo al lume centrale. Ora iniziate a spargere la sabbia in modo uniforme sul pavimento, sedetevi sul WC e iniziate a distendervi ascoltando il fruscìo della marea. Quando siete molto rilassati iniziate una partita a beach volley, poi un torneo di bocce e una gara di lancio del piattello. Mangiate qualche pezzo di cocco (rinfresca e fa tanto Versilia), bevete una Coca Cola ghiacciata, masticate un trancio di pizza alla marinara (fa tanto schifo), stendetevi a prendere il sole. Se per caso avete problemi non preoccupatevi: siete già sul posto. Più comodo di così. Ricordatevi di prenotare per il prossimo anno. Preferite la montagna? Salite in mansarda, aprite l'abbaino e affacciatevi sul profilo del tetto del mondo. Riconoscerete immediatamente il massiccio delle Poste, la cengia dell'Inps, il rifugio della Casa di Riposo. Fate attenzione alla fauna selvatica: i piccioni sembrano innocui ma sono capaci di deiezioni da condor, i passeracei non tollerano intrusioni nei loro nidi. Iniziate la scalata mattutina respirando a pieni polmoni, dopo le undici meglio respirare con mezzi polmoni, anche con un quarto, per via dello smog. Scattate qualche foto panoramica, anche di voi che abbracciate l'antenna della televisione, da inviare successivamente agli amici via Twitter. Non dimenticate la colazione al sacco (basta che ve ne siate portato uno di quelli neri tipo spazzatura condominiale): è un classico della montagna. Consultate il bollettino delle valanghe e assicuratevi di scendere lungo la via più classica. Ricordate che è proibito raccogliere funghi e i fiori che allietano il vostro panorama. Rientrate, spossati ma felici, nella vostra abitazione, ascoltate alla televisione un coro degli Alpini. Affacciatevi alla finestra e godetevi il tramonto sul fondovalle: quella figura piccolina in basso che sembra farvi cenno è vostra moglie che rientra dal supermercato con un diavolo per capello. Vi conviene partire per una nuova scalata: la strada ormai la conoscete.