SEMPLICEMENTE NOI

Marito e Moglie


Ne parli per mesi, ci litighi, ci soffri, ne sorridi e poi, come niente, ci arrivi. Di colpo. Improvvisamente. Forse prima del previsto. Anzi no. E dico la verità, chiamarla "moglie" mi farà un effetto nuovo, particolare ... una sensazione che imparerò a conoscere, a vivere, ad assaporare. Come quando l'ho conosciuta e i suoi occhi, la sua pelle e il suo odore li ho giorno dopo giorno scoperti e amati. Domani saremo marito e moglie. Domani inizia un nuovo capitolo della nostra vita insieme fatta di una bellissima casa, di alcune bollette da pagare e di lunghi e serrati abbracci che durano una notte (senza interruzioni di sveglie e telefonate) ma anche pranzi davanti alla tv, chiacchierate in veranda e qualche decisione su chi dovrà innaffiare le piante e stendere la biancheria. Lo scrivo e sorrido perchè non vedo l'ora che ciò accada.Questi mesi sono stati vorticosi e più il tempo passava, più andavamo di corsa, i pensieri e le commissioni si sommavano, crescevano, ci tiravano il fiato! Siamo arrivati stamattina a consegnare i dolci in sala e ho di là, nella mia camera, un'infinità di roba (mia) da inscatolare e portare via ... non so come farò ... non so ma lo farò. Dopotutto sono stati così questi mesi dove ogni problema sembrava insormontabile, salvo poi ritrovarcelo alle spalle. Superato. Con più o meno stress. Ma comunque alle spalle. Sta di fatto che ci siamo ... vedo quasi l'altare, sento quasi la cravatta cingermi il collo, avverto quasi il suo profumo disegnarsi nell'abito bianco con quei suoi meravigliosi capelli rossi a incorniciarle il viso e il sorriso. Sono innamorato perso di lei. E la sensazione è bellissima. La migliore che abbia mai provato.Al momento non so bene dire cosa provo e cosa ricordo di questi mesi, perchè è tutto frenetico e immagini recenti si accavallano a fotogrammi storici come l'abbraccio sotto le Marmore, il primo bacio a Bari, il concerto dei Depeche e l'ultimo che abbiamo visto di Jovanotti, i primi mattoni posati in casa, il chiudersi del cancello con quella sensazione che ti fa gridare che finalmente è (quasi) fatta ... che la salita è lì a sfumare e che se la discesa sarà ripida, saremo comunque in due a tanerci per mano restando in equilibrio.Insomma ... domani è il nostro giorno.Ti amo Lydia. Infinitamente.