SEMPLICEMENTE NOI

ciao Gabbiano


Quando ero poco più che bambino, il calcio a Monopoli era rappresentato da una società sportiva che dal 1966 era stata capace di scalare molte categorie arrivando fino alla serie C1 e conoscendo solo una volta l'onta della retrocessione. Il ritorno in C2 prima del fallimento.  Dopo quel 1994 si susseguirono diverse nuove società, serie e poco serie, che partendo da campionati di promozione e terza categoria, sparirono nell'arco di un paio di stagioni. Insomma il calcio a Monopoli sparì. Fino al 2004 quando i Ladisa (famiglia barese imprenditrice nel campo della ristorazione) decise di acquistare il titolo del Locorotondo e partire dall'Eccellenza pugliese. Da quel momento non ho smesso di frequentare lo stadio, vivendo tutte le gare, tutti i derby, tutte le emozioni che il Gabbiano, risorto, affrontava e superava di stagione in stagione. Una cavalcata che ha portato allo stadio migliaia di persone e che, personalmente, non dimenticherò mai: i 10.000 spettatori di Monopoli-Fasano, la coreografia dei 18 anni dei Bad Boys, l'adrenalina dei derby col Brindisi, le torce e i tamburi, le risate e le battute con i compagni di gradinata, il gol di Loseto a Maglie, il record mondiale di 102 punti, la promozione in serie D e quella seguente in C2 con i gol di Galetti, le gare di Coppa Italia serali che a vedere i fari accesi, ci sembrava di giocare la Champions! Le ho vissute tutte, gonfio in cuore di adrenalina e appartenenza. Mi abbonai anche nel 2006/2007 quando i Ladisa allestirono una squadra di tutto rispetto. Forte. Esperta. Arrivammo fino ai playoff quando cose strane (e mai spiegate) ci privarono di una nuova eventuale promozione. Non mi piacque l'atteggiamento dei giocatori, tanto meno quello della dirigenza. Qualcosa non quadrava ... mi convinsi che, al di là delle dichiarazioni, la società non voleva la C1 e che forse più che alla città, erano le loro tasche il pensiero unico delle loro azioni. Fu in quel momento che decisi di smettere di andare allo stadio finchè certa gente sarebbe rimasta al timone ... "ai Ladisa mai più un euro" dissi. Da quella stagione il Monopoli ha costruito squadre sempre più modeste fatte di spiccioli e giocatori di belle speranze. Da quella stagione si è lottato per la salvezza. Da quella stagione sempre meno gente si è affacciata allo stadio. Stufa. Demoralizzata. Il calcio è così, si sa.Da qualche giorno i Ladisa, di punto in bianco, hanno deciso di ritirarsi come proprietari dell'AC Monopoli e di non iscrivere la squadra al prossimo campionato di C2. Un fulmine imprevisto. Troppo grande e troppo forte ... l'ultimo gradino di una scalinata che, da quel 2007, è scesa sempre più verso il basso. Molti gridano alla carognata ma personalmente la ritengo una cattiveria bella grossa, perchè il Monopoli non è morto, il Monopoli è in un limbo dove vegeta senza società, senza giocatori e senza categoria. Questo perchè i Ladisa hanno deciso di non dichiarare fallita la società ma solo di estraniarsi da essa. Macabro gesto che aumenta il rancore e la rabbia di chi, come e come tanti altri tifosi, hanno condiviso con il Gabbiano molti momenti di felicità, di rabbia e di adrenalina. Non credo centri la città (sempre troppo permissiva nei confronti della dirigenza), nè credo possano avere gravi colpe i politici cittadini, pensando che da anni i Ladisa hanno cercato di mungere più volte le casse comunali senza andare mai del tutto a digiuno.Le voci in città sono tante. Alcune parlano di ripartenza dalla terza categoria ... altre invece vorrebbero il Monopoli ripartire dalla Promozione con alla guida Tatò, l'ex presidente del Noicattaro. Altri ancora, in pochissimi, credono in un miracolo. Io me ne sto in disparte ad aspettare l'evolversi degli eventi. Non ho buone sensazioni ma di fatto credo sia difficile essere ottimisti. Monopoli merita altri palcoscenici, altro rispetto, altra storia ... le trasferte a Mottola, a Mola, a Montalbano non fanno per noi. Non prendetemi per altezzoso ma è la verità. E il movimento ultras e sportivo nazionale lo sa.Anni fa scrissi sul forum di Greenwhitesupporters "ragà, state insalivando i deretani sbagliati" ... per una volta mi dispiace aver avuto terribilmente ragione. Aggiunsi un "Ladisa non è il mio presidente". Oggi non lo è più davvero. Ma a quale prezzo?