RichyB il 26/01/06 alle 12:48 via WEB
Mi dite cosa pensate di questo???
Fedele Bisceglia, rinchiuso nel carcere di Cosenza con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una suora, ha scritto una serie di appunti e riflessioni. Una sorta di memoriale nel quale il religioso chiede ''che le indagini si chiudano immediatamente e vuole essere processato pubblicamente'' e non vuole ''che si possa sospettare di aver inquinato le indagini per cui voglio stare in galera''.
In attesa della decisione del gip Giusy Ferrucci che dovrà pronunciarsi sulla richiesta degli arresti domiciliari presentata dal suo legale, Padre Fedele ha espresso il desiderio di restare in carcere perché, secondo l'avvocato Tommaso Sorrentino, avrebbe detto ''intanto sto bene dove sto". Comunque il suo difensore è riuscito a convincere padre Fedele ad accettare, qualora il gip dovesse pronunciarsi positivamente, gli arresti domiciliari.
''Cara suora ti perdono come Gesù ha perdonato i suoi crocifissori'' recita uno stralcio del memoriale, due pagine densissime che il francescano ha cominciato a scrivere il giorno in cui è stato arrestato e rinchiuso in cella. ''Pace a questa cella n. 9 - scrive ancora Padre Fedele - oggi è il giorno più bello della mia vita, dopo quella della obbedienza sacerdotale''. E ancora, ''non mi sono sentito mai così vicino a Cristo Crocifisso''.
Il diario si conclude con incoraggiamenti per i suoi parrocchiani: ''Cari fratelli e sorelle state tranquilli perché sono innocente''. E conclude rivolgendosi a ''tutte le persone che mi conoscono nel mondo, con una rassicurazione: il sacerdote vero deve soffrire, come i santi, i martiri''.
Intanto gli inquirenti continuano le indagini. Al vaglio i racconti della suora che accusa il frate di stupro. "Ricordo che la prima volta lui mi diceva "urla, urla pure, tanto non ti sentirà nessuno". E io in effetti ho urlato ma era vero che nessuno mi poteva sentire perché al secondo piano c'erano solo la sua stanza e quella di un'altra persona in quel momento assente".
Ma non c'è solo la suora che ha avuto il coraggio di farlo arrestare. Stando alle testimonianze fin qui raccolte dagli investigatori, Padre Fedele Bisceglia ha molestato quasi tutte le ragazze passate per il suo centro, l'Oasi. E ancora: avances volgari, frasi fuori luogo e parole ai limiti della bestemmia. Poi con le minacce faceva tacere le sue vittime.
E Cosenza si divede fra i fedeli del frate che giurerebbero sulla sua innocenza e i primi colpevolisti, cresciuti in numero soprattutto dopo la pubblicazione dei testi delle intercettazioni telefoniche su Padre Fedele. Il vescovo cosentino monsignor Salvatore Nunnari prova a rasserenare gli animi: "Relativamente a quanto si dice accaduto, ci affidiamo rispettosamente alla serenità, saggezza e celerità dei ministri della giustizia"; consci delle "tante insidie che nella vita odierna provocano l'uomo nelle sue debolezze". Il comunicato del vescovo ricorda anche altri fatti spiacevoli di cui la diocesi è stata oggetto "Un presbitero africano nostro confratello è stato condannato per pedofilia. Oggi un religioso da voi tutti conosciuto, padre Fedele Bisceglia, è stato arrestato per comportamenti scorretti nei confronti di una sua collaboratrice religiosa." Ma, conclude il comunicato "la Chiesa intende essere rispettosa della magistratura".
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