ADALBERTOBUONOFIGLIO

S'io non fossi... ma sono


"Se tu non fossi il fratello di Amerigo, chi saresti?"sentivo il suo sguardo sulle mie labbra, attendendo risposta.sentivo il suo sguardo sotto la pelle della mia vita, attendendo risposta.ma le parole mi mancavano... ...ma le parole mi mancano ancorae nel mare nero di questa notte insonneannaspo, annego.Faccio memoria di mema tutto è memoria di noi, o di me intriso di lui, di Amerigo. Come terra da troppo tempo riarsa, sento la mia immagine sfaldarsi sotto la stretta delle dita adunche di una domanda assassina....eppure sembrava esser solo un gioco:La stanza calda e accogliente di una sala da the,la fragranza calorosa di due tazze di the, inevitabili in una sala da thedue persone, l'una di fronte all'altral'una, un librol'altra una lettricel'una: io, Adalberto Buonofiglio per una sera prestato agli scaffali di quella inusuale biblioteca viventel'altra: lei, che poi avrei scoperto chiamarsi Martina, per una sera interessata ai libri sugli scaffali di quella inusuale biblioteca vivente "S'io non fossi il fratello di Amerigo, chi sarei?"Ripenso ad una stagionata barzelletta... quella che finisce con un cinese, in piazza san pietro a Roma, durante l'angelus, che chiede ad un tizio: mi scusi, mi sa dile chi è quel signole vestito di bianco accanto a Giovanni?In effetti accade spesso, che nella necessità di dovermi far riconoscere nel mio paese, più di una volta mi sia servito più che del mio nome, del mio legame fraterno.Sono il fratello di Amerigo... questo stesso blog, mi accorgo, trova una sua legittimazione, per quanto autoreferenziata, esclusivamente nella sua sottotitolazione.Sono il fratello di Amerigo e sull'orgoglio di esserlo ho costruito il mio biglietto da visita per il mondo....ma poi arriva la domanda di una perfetta sconosciuta e con essa la vertigine del banale così banale da non venir contemplato...Non troverò una risposta questa notte.Son diventato bravo nel lasciarmi morire incolume nel mare tempestoso delle congetture...