dagherrotipi

di quel che resta nel cuore....


E mentre vivi la vita ti capita d' incontrare tante persone. Ci sono quelli che dimentichi il più presto possibile perché ti saccheggiano di tutto, l' anima è il minimo, ti tolgono anche l' orgoglio e la voglia di andare avanti;poi ci sono quelli che son carini, gentili, sembrano con te e non son mai con nessuno, stai bene, nessun impegno, ma poi ti senti quasi come se avessi sognato, che le cose che ti lasciano sono lievi come la carezza di una foglia;e ci sono quelli che arrivano ad appartenere alla tua vita anche se appartengono ad altri mondi, abitano altre regioni, percorrono altre valli o sentieri di montagna. Si fermano un po' con te, gli dai da bere e da mangiare, ti parlano, tu parli a loro, sanno scrutare il tuo cuore e tu impari il linguaggio del loro sguardo. Ti spaccano la legna e ti aiutano a costruire il tetto per non sentire più freddo nelle notti invernali. Sfiorano il tuo essere donna con la dolcezza di un raggio di sole. Ti dicono, guarda che parto. Sono un viandante. Guarda che quando la neve si scioglie andrò. E sai che quando la neve si scioglie darai loro pane fatto in casa e formaggio per il viaggio, erbe medicinali per le ferite ed un nastro da portare al braccio. Coi tuoi colori. E partiranno. Ma ti lasceranno tutto di loro. Più di quanto tu abbia mai desiderato. Che tanto desiderio appagato non lo conoscevi. E sai che sono ormai parte della tua vita. Che dell'appartenenza si potrebbe disquisire a lungo ... perché a taluni fa paura, altri la sognano, altri ce l'hanno e non se ne accorgono nemmeno ... ma quando annodi i tuoi colori al braccio di qualcuno, quello è il segno dell'essere uno dell'altro. Anche da una valle all'altra. (Giacomo Ceruti(il Pitocchetto): Ritratto di viandante)(the Chieftains & Diana Krall, Danny Boy)