dagherrotipi

TEQUILA SUNRISE


(ascolta) Sono appena tornata dal pomeriggio in biblioteca. Il tema delle letture era la musica e io ho letto ai bambini I musicanti di Brema, ed altre due favole dei Grimm. Sono otto bambini di sei/sette anni, attentissimi, molto dolci fra loro, ci sono due che si sono presi e lasciati ben quattro volte "ma siamo rimasti amici" mi han detto, mentre seduti ai tavoli coloravamo, tagliavamo e incollavamo strumenti musicali e animali su cartoncini rossi.. In mezzo a loro ho colorato e ritagliato i miei disegni, incollato le figurine e mi son sentita quasi pronta per il "centro diurno", chissà se mi ci manderanno i miei figli....La verità è che ero proprio un po' messa male oggi, perché son tornata a casa presto stamattina, erano almeno le quattro. Serata un po' movimentata, ho rimesso piede dopo anni, anzi decenni, in un locale da ballo, una discoteca piccolina, fatta per le babbione come me, solo che loro, quelle che erano li, eran tutte vestite come ventenni, e restaurate come il mio armadio veneziano. Ma la cosa a me non disturba affatto, anzi, mi diverto come al circo, però ad un certo punto m'è partito l'embolo: quattro armadi travestiti da buttafuori hanno accerchiato e praticamente trascinato fuori dalla pista l'unico africano presente nel locale. Il quale ballava bene, troppo, e secondo alcuni signori i suoi movimenti "disturbavano".Io direi che era l'unico che sapesse ballare decentemente. Ho subito seguito i buttafori e mi son messa a discutere con loro e quelli a chiedermi: Ma chi è lei, cosa vuole, torni a ballare... E mentre rispondevo e chiedevo il motivo dell'allontanamento e di quell'assedio gesticolavo e toccavo uno degli armadi, il quale, con un cervellino piccolo piccolo mi dice: Cosa fa, mi mette le mani addosso? metta giù le mani da me...Oddio, per poco non gli scoppio a ridere in faccia, ma poi sono arrivati i miei amici a darmi man forte e la serata è praticamente finita li. Con un africano che secondo me si sta ancora chiedendo chi fosse quell'esagitata che s'è messa a difenderlo, e noi che abbiam fatto una croce su quel locale (a dire il vero l'armadio mentre io uscivo ha detto all'altro: questa (io) non ci entra più qua dentro ...  ihihihihihihiii (risata mia)Povero cocco di mamma sua, tutto muscoli e niente cervello, represso razzista tutto concentrato sul suo corpo da disfunzione ormonale, uno che pensa che persone normali abbian voglia di ritornare in quel circo dell'apparenza pensa proprio male.Vabbè, poi siamo andati da Sabrina al Bacco Verde che lo dice il nome non è una yogurteria. Abbiam tirato proprio tardi, e stamattina quando mia figlia è arrivata dicendomi se l'accompagnavo al mercato... dio, avrei dato il mio occhio sinistro per continuare a dormire.  Niente. Impavida ho affrontato traffico, gente, rumori, il cerchio alla testa, un po' di vertigine, il cane che tira perché le femmine sono in calore, i bambini che si fanno tirare perché son pure loro stanchi...che bella la vita!andando alla biblioteca che sta in montagna, ho notato la natura stupenda e un gioco di verdi (il mio colore preferito da alcuni anni) che son difficili da immaginare. Dovrebbe piovere, questo si.. speriamo non venga un terremoto