dagherrotipi

NEL MEZZO DEL CAMMIN DI QUESTA VITA, MI RITROVAI IN UNA SELVA OSCURA ...


C'è una cosa che non ho mai capito nella vita degli altri e nella mia, di riflesso. Come facevano a vivere, a portare avanti storie d'amore per tanto tempo, per tutto quel tempo che a loro era concesso.Scopro con sbigottimento e po' di sollievo (risolvere un enigma anche in tarda età, serve a continuare la vita), che io sono emotivamente incapace di portare avanti una storia. Che sia bella e appagante, che sia complicata e richieda impegno, ad un certo punto quella me stessa che fino a ieri cercava amore, respinge tutto come estraneo a me stessa.Non aiuta ritrovarsi a letto avvolta nella ormai consunta coperta verde, alla ricerca di calore, non serve a nulla, quando la depressione è tale che dimentichi di curarti.Sono una nonna un po' problematica, non vorrei che mi togliessero i nipotini per questi miei sbalzi di umore. Sono settimane che penso di farmi ricoverare. Sono settimane che la testa mi fa male, che sono preoccupata per mia figlia, ed ora per mia madre e sua sorella. Almeno ci siamo ritrovate, lei è così forte e indifesa in quel letto d'ospedale. Deve avere dentro il suo mondo che la tormenta, la sua vita che morde. Ma sorride, e quando vado a trovarla tenerle la mano è la cosa più bella che posso avere. Non credo potrei reggere all'idea di perderla, proprio perché il nostro è un rapporto così complesso, difficile, ma io sono la figlia e lei la madre, lei è quella che mi da la mano, io quella che la stringo. Parole dure, offese, escono dalla bocca di chi crede di essere in credito d'amore e ad ogni occasione porta il conto. Sapendo che nessuno pagherà come vuoi tu, l'amore ha le sue mille facce, tutte buone, ma talmente diverse da non esser riconosciute da un occhio miope.Quanto manca alla fin di quest'anno così difficile?