dagherrotipi

CENA DI VIGILIA


Quest'anno non ci saremo tutti. Parlo dei miei fratelli. Il posto manca, la casa è ormai stretta per contenere nipoti che crescono a vista d'occhio. E poi ci son quelli che vanno a cena dagli suoceri. Trovo giusto questa diversicazione, In fin dei conti non siamo più i ragazzi di un tempo, liberi e spensierati che andavano per il mondo e si ritrovavano con mamma, papà e nonne alla vigilia.Andrò a fare la spesa con mia madre, Offre lei la cena e decide lei quel che si mangia. Mi pare giusto, no ...? Solo su una cosa siamo tutti d'accordo: i tortelli. Quelli non potranno mancare, ma certo non avranno il sapore di quelli confezionati dalle nonne: nonna materna faceva la sfoglia, nonna paterna i ripieni. Noi li chiudevavo e con un gesto delle dita facevamo uscire tutta l'aria da dentro, prima di sigillare i lembi della pasta con la pressione delle dita. I nipotini sono pronti, aspettano Babbo Natale da molto tempo ormai. Mio figlio e mia figlia sono pronti, Tex pure. Verranno mio fratello e mia cognata coi due figli. Quelli che abitano sopra di me. Abbiamo avuto un duro scontro con loro, io l'ho avuto con mio fratello. Ma dovevo dire quello che pensavo e lui ha detto la sua. Credo si fosse fatto un idea molto di parte della situazione. Ma non voglio più parlare dell'altra sera.L'albero è venuto bene, magari se riesco metto qualche foto. Devo ancora capire chi invitare il giorno di Natale. Non voglio problemi, quindi la mia scelta deve essere molto oculata. Ma il borgo è pieno di senza casa e senza famiglia.L'effetto trattore persiste.