La prima che ho visto nella mia vita era tutta nera, lucida, con dei disegni dorati, usciva da un mobile di legno e aveva una manovella a destra che con un leggero movimento della mano dava il via ad un meccanismo miracoloso. Dopo ne seguirono altre, l'ultima modernissima con tanti punti diversi e quel suo suono che sembrava un treno velocissimo che partiva su una valle di cotone blu. Ma più silenzioso.Mia madre era molto brava, poi c'era una signora che veniva a casa e che passava molto tempo seduta con il capo chino a cucire. Ci aggiustavano tante cose, davano nuova vita a quello che sembrava ormai inutilizzabile. Un modo giusto e proficuo di far quadrare il bilancio quando di figli ce n'erano sei.Io ho imparato a cucire, ma poi ho abbandonato il tutto, non avevo uno spazio mio, nemmeno una stanza, un tavolo. In quel modo l'ingegno va a farsi benedire. però le lenzuola del mio corredo e le mie salviette le ho tutte decorate con pizzi e nastri. Mi stupisco di me stessa ancora oggi.Chiara, la nostra "collega" di blog, ha la passione della macchina da cucire, di quella veloce locomotiva che scivola su una prateria di cotone. Chiara ama creare tante cose e con quelle ci tira la fine del mese. E' una creativa, Chiara. ma anche una creativa incallita come lei nulla può fare di fronte alla sorte. E la sorte le ha portato via tutto. compreso la vecchia fidata macchina da cucire. Io credo anche le stoffe.
DI NECCHI IN NECCHI
La prima che ho visto nella mia vita era tutta nera, lucida, con dei disegni dorati, usciva da un mobile di legno e aveva una manovella a destra che con un leggero movimento della mano dava il via ad un meccanismo miracoloso. Dopo ne seguirono altre, l'ultima modernissima con tanti punti diversi e quel suo suono che sembrava un treno velocissimo che partiva su una valle di cotone blu. Ma più silenzioso.Mia madre era molto brava, poi c'era una signora che veniva a casa e che passava molto tempo seduta con il capo chino a cucire. Ci aggiustavano tante cose, davano nuova vita a quello che sembrava ormai inutilizzabile. Un modo giusto e proficuo di far quadrare il bilancio quando di figli ce n'erano sei.Io ho imparato a cucire, ma poi ho abbandonato il tutto, non avevo uno spazio mio, nemmeno una stanza, un tavolo. In quel modo l'ingegno va a farsi benedire. però le lenzuola del mio corredo e le mie salviette le ho tutte decorate con pizzi e nastri. Mi stupisco di me stessa ancora oggi.Chiara, la nostra "collega" di blog, ha la passione della macchina da cucire, di quella veloce locomotiva che scivola su una prateria di cotone. Chiara ama creare tante cose e con quelle ci tira la fine del mese. E' una creativa, Chiara. ma anche una creativa incallita come lei nulla può fare di fronte alla sorte. E la sorte le ha portato via tutto. compreso la vecchia fidata macchina da cucire. Io credo anche le stoffe.