dagherrotipi

IMMERSA NELLA LAVATRICE


Piove, e fa freddo, ed è talmente eccessivo tutto questo da indurre ad una letargico quotidiano.La lavatrice lavora a tempo indeterminato e quel suo suono a scrosci e onde (dopo un po' tutte le lavatrici si trasformano da silenziose a rumoreggianti), fa pensare ad una amaca sul mare. A quell'onda che vedi da lontano, e sai ti travolgerà. Un onda che ti prenda e sappia tenerti.Perché la difficoltà non sta nel saper prendere. A tutti è dato un particolare dono. E così ci pare di avere la vita fra le nostre mani. Presa forte. A tratti sicura. Il mondo tra le mani....Ma la difficoltà sta nel non farsi travolgere dalla propria incostanza, dal proprio bisogno inappagabile di non appartenere a nessuno. Da ciò l'incapacità di tenere. L'impossibilità di farsi tenere.Forse, sono solo stanca. E ci sta pure che una delle motivazioni psicologiche è che oggi deciderò se disfarmi di alcune cose che mi seguono da decenni. Le sento mie, dei miei figli, della mia famiglia.  Ma le cose sono semplicemente delle cose.I nostri desideri, i nostri bisogni, la nostra personale ricerca della felicità, è più importante di tutto quanto. Ma io credo di essere già felice.
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