dagherrotipi

LA GRANDE BELLEZZA


L'ho visto ieri sera, sono andata apposta da un amica che ha un grande schermo piatto, per godermelo meglio. Nemmeno ho cenato, per non avere leventuale abbiocco da schermo.L'attesa era tanta, in giro un sacco di gente a chiedersi: vedi La grande bellezza? ... Guardi la televisione stasera?... tanta gente a rendere omaggio al riconoscimento più cercato, più glamour..Ha citato nell'ordine Fellini e Maradona. E certo si capisce il perché. Ma ha dipinto un Italia da brivido, popolata da giullari e decerebrati. Donne belle e incasinate, insomma, un gran popolo di segaioli.Che sia piaciuto agli americani vederci così, posso anche capirlo. Ci son poi tutti quegli squarci di una grande bellezza che riguardano Roma, i suoi palazzi, i suoi monumenti.... Che sia piaciuto a Napolitano mi suona già più ostico da capire, cavoli, è un Italia che fa venire la nausea. Nonostante non avessi cenato m'è venuto l'abbiocco subito dopo il primo piano sulla Ferilli, in una parte che le calza a pennello, ma che non ha contrubuito certo, anzi proprio il contrario, a far salirte l'indice di gradimento per la pellicola.E allora, in una stanza ancora impregnata di una fantomatica grande bellezza, s'è alzata una voce su tutte: