dagherrotipi

- 1 al trasloco


Sono in ferie. Ma sono in ufficio. Oggi con i grandi capi andrò nel mio nuovo posto di lavoro e finalmente mi saranno consegnate le chiavi del castello. Sarà una cerimonia formale ma informale. Pensavo che avrei potuto vestirmi di lilla, ma anche di rosa pallido.Ho optato per una banale grigio/blu che fa molto impiegato statale di un tempo che non c'è più. E da domani le grandi manovre. Incredibilmente sono riuscita a formare due squadre di persone che, spero, saranno all'altezza degli spostamenti. Tutto si muove ora così velocemente che faccio fatica ad adattarmi, anche Tex è spaesato, non mangia, se ne stà rintanato in un cantuccio e quando mi vede, piange, mi si appiccica addosso. Povero...Diversamente mia figlia, che proprio perché spaesata e in preda penso ad una crisi da distacco, non si fa vedere, non prende le cose che le appartengono, fa fatica a muoversi. Passerà ... E' stato così anche per me, quando mia madre è partita, nonostante i nostri rapporti sempre tesi, ero persa. Recidere il cordone ombelicale, dover fare a meno anche di uno sguardo, un saluto.. E poi ci sono gli gnomi che per il momento non capiscono bene. Ma sono tanto abituati a girare da una casa all'altra che non faranno fatica ad adattarsi.J., lui è contento. Ma non c'è mai ...:-)Non so bene come farò, ho preso dei giorni di ferie, ipoteticamente per mettere a posto la nuova casa, ma contemporaneamente dovrei mettere a posto cose anche a Parma, insomma, non so proprio nulla. Ma magari, quando sarà lassù, da sola, deciderò con maggior semplicità.Ho salutato gli amici del Rangon  e quelli della Rosi. Alcuni li perderò per strada, altri spero siamo abbastanza motivati a venirmi a trovare, se non altro per lo spettacolo di panorama che potrò offrire loro. Poi ci sono quelli di qua che appena posso chiamerò e ospiterò con tanto tanto piacere. Per dire grazie. Di tanto affetto e concretezza