dagherrotipi

CRONACHE DAL CASTELLO


Non ci si abitua mai alla bellezza della campagna. Quei suoi verdi così diversificati, una moltitudine di piante , e cespugli, e rovi, che ti accolgono in un silenzio interrotto solo dal canto degli uccelli. Il bosco in cui mi addentro si chiama "Bosco delle Fate" e al suo interno si snoda un largo sentiero che un tempo, al tempo di Pier Maria Rossi, fungeva da strada per l'accesso al castello.Fa un certo effetto percorrerlo, le piante altissime formano un tunnel profumato e da lontano giunge l'eco delle abbaiate dei caprioli, che tanto interessano Tex. E' in questo bosco che ho raccolto le ortiche, ed è in questo bosco che trascorro momenti di riflessione che tanto mi rilassano e appagano.Alla fine del Bosco c'è una radura con filari di viti, malvasia, e bordi di rosa canina altissime. Ne ho spezzato un ramo, l'ho messo per terra in un angolo del trerreno vicino alla casa e ... ora è tutto un butto. L'anno prossimo avrò una bordura di rosa canina lungo tutto il camminamento.