dagherrotipi

GLI STRANI CASI DELLA FAMIGLIA G.


Allora, vediamo se mi riesce di riprendermi un po' da questa ormai lunghissima pigrizia che mi occlude il centro creativo del cervello. Che poi non è del tutto vero, nel senso che di creatività sono soggiogata, ma più per cose manuali, concrete, che per parole.L'ho sempre pensato che, almeno nel mio caso, il malessere, grande malessere, fosse foriero di discorsi, frasi, parole, a volte penso anche belle, nel senso piacevole del discorso.Ma da quando sono qui, per un verso o per l'altro, la mia vita ha assunto un andamento talmente stabile che i balli in piedi sui tavoli del Rangon sono archeologia; le serate interminabili sotto i portici delle colonne a giocare a Macchiavelli, i balli scatenati a ritmi di musica tunisina .... protozoico.Qui ho imparato a fare marmellate, il pane, cucinare le ortiche (ho preparato i tortelli...aspetto una serata doc per assaggiarli), ho vendemmiato, raccolto bacche di rosa canina e fatto la marmellata, chiamata nettare degli dei....; ho preso un gatto a cui ho dato nome Olivia...; ripreso a lavorare a maglia quindi berretto e sciarpa per gli gnomi.... e letto tanti di quei libri che ora mi ci vorrebbe un carico di libri da leggere.Tutto questo girando attorno al castello, conoscendo la gente del luogo, chiacchierando  del più e del meno, tanti sorrisi per vincere l'iniziale titubanza, poi pacche sulle spalle e tartufi in regalo. Se mi guardo indietro vedo che tutta quella spregiudicatezza, quella trasgressione, quel vivere costantemente sopra le righe, si sono ora convogliati in un unica strada: quella della serenità. Ancora mi chiedono: ma non ti annoi, li da sola? non hai paura? (di che??...), non senti la mancanza di.....Rispondo che no, non mi annoio perché sono sempre molto stanca dopo il lavoro, le passeggiate nei campi, l'orto... ; non ho paura di nulla però mi sono intagliata Jack in una delle zucche del mio orto e l'ho acceso sulla torre di guardia a controllare tutto il borgo, e no, non sento una grande mancanza di certe cose.  
Da quando Olivia è entrata nella nostra famiglia lei dorme sul letto addosso a me e Tex, che da sempre dormiva in corridoio, ha cominciato a dormire ai piedi del letto. Siamo nell'arca di Noè... manca solo un uccello....
Ed è in questa atmosfera che mi viene difficile scrivere, raccontare. Perché trovo che sia tutto talmente lineare e normale, che perché poi devo raccontare la normalità mia agli altri?Nel frattempo Diego e Rocco han cominciato a giocare a rugby, un male di famiglia, ed Isabella oltre che accompagantrice della loro squadra (21 bambinetti) ora sta facendo pratica per impare ad allenarli, magari prende pure il patentino...  le piace molto e le da modo di conoscere persone, sopratutto uomini. Dato che il capitolo siculo è definitivamente, grazziaddio, finito, è più serena, piena di voglia di fare. Studia al mattino prima che i bimbi si sveglino (Rocco qualche volta si alza per studiare con lei..), lavora, flamenco, rugby, casa... è sempre stata così, lei. Rende di più e bene, quante più cose ha da fare, era così da bambina e finché le reggono le forze resta così.Jacopo sta alle prime lezioni della magistrale, a marzo partirà per tre mesi (se non cambia nulla) per il Brasile. L'idea è di raggiungere la sua ragazza che è in erasmus e almeno di imparare il brasiliano... Devo confessare che sono sempre in ansia con questi ragazzi, vivono assieme, studiano le stesse materie, solo J. è più avanti, ed ora il Brasile. ..... Non vorrei diventare nonna di nuovo, sono così giovani...  Io l'ho fatto il discorso a mio figlio, non sono in confidenza con lei, altrimenti lo farei, ma penso che la sua famiglia  molto cattolica l'abbia istruita a dovere. Ma l'ansia mi resta....E' vero che sono un tipo ansiogeno, per esempio da quando è sbarcata in Italia mia madre ho ripreso con i miei attacchi di ansia, non so nemmeno io il perché, viviamo in case separate (anche se mi ha detto che verrà un pochettino da me.... non ha mai visitato bene il castello), ma il fatto che mia sorella se ne sia tornata a mendoza mi disorienta.A proposito di mia sorella, tanto per spiegare il suo carattere, due giorni prima di prendere l'aereo mi ha confessato, dopo che mia figlia me l'aveva detto per averlo letto da sua cugina su FB, che sta per diventare nonna!!!!! Io incredula le ho chiesto : ma da quanto lo sai?  -  da prima di partire ... - e non mi hai detto nulla in questi due mesi??? io ti ho raccontato tutto e tu niente, muta come una tomba....  - risposta: non volevo che la mamma sapesse questa cosa, e poi c'era la malattia di Orlando.....Ora, quando mia sorella è partita la figlia era almeno di 12 settimane, ora che è ritornata la figlia entra nel 5 mese ..... a quando tornerà a casa mia madre la figlia sarà in procinto di partore, o forse avrà già partorito....... come la metterannno..?Dio mio, non vorrei essere nei loro panni.....