dagherrotipi

NON SERVONO BUSSOLE PER RITROVARSI


 Questa mattina mi sono persa.  Mi sono persa nella nebbia. Era presto, ed ero uscita con Tex per il suo giro giornaliero. Abbiamo preso la strada dei campi, quella che facciamo ogni giorno, a volte anche due volte al giorno.Camminando con gli occhi posati a terra ho messo le scarpe sulle tracce di ieri ancora belle evidenti, solo un po' più piene d'acqua, per via della pioggerellina di stanotte. Tutt'attorno ovatta, densa ovatta d'un colore quasi burro, e un aria bagnata ma tiepida, nient'affatto fredda. Arrivati nei campi Tex ha cominciato a correre e scorazzare tranquillo, finalmente libero, io camminavo con le parole nella testa che si muovevano come farfalle in estate. Seguivo il sentiero tra l'erba, un sentiero d'erba, e senza guardare attorno, solo cercavo Tex che non s'allontanasse troppo. Ad un certo punto mi son resa conto che era il momento di tornare. Prendo e scendo. Scendo e cammino e costeggio alberi alti e sento il rumore dell'acqua nel canale. E' bellissimo il rumore dell'acqua nel canale..Ad un certo punto mi rendo conto che sono fuori strada, sono fuori luogo, mi sono persa. Un attimo di panico e riconosco le pinate, il pendio, il colore dei rovi.  Ritorno sui miei passi e cammino veloce, farò tardi al lavoro se non mi sbrigo. Ho i piedi completamente bagnati, Tex mi scodinzola attorno, la campana della chiesa suona le otto. Devo sbrigarmi, prima che la nebbia mi avvolga del tutto. C'è solo una quercia in mezzo al campo. E' un bel luogo per ritrovarsi