dagherrotipi

TU, COME STAI?


Tu come stai ..... Iniziava così, se non erro, una canzone di Baglioni. Ce l'ho in mente da stamattina, dopo aver letto i messaggi in posta. Auguri da tanti, e discreti, come stai?Come sto? ...  Diciamo che per alcuni versi va bene, situazioni intricate, fondamentali nella vita, si stanno dipanando e finalmente vedo la luce. E questo ovviamente è un gran sollievo. Sarei ingrata e stupida se mi lamentassi oggi. Ma la convivenza con mia madre, una convivenza che dura da due settimane e andrà avanti senz'altro almeno fino alla fine del mese è un poco pesante.Per carità, lei si da da fare. Io torno a casa e trovo tutto a posto, tutto lavato e piegato, la tavola imbandita, le bestiacce accudite, l'orto curato...  Tutto è a posto, tutto è sotto il suo controllo, tutto passa sotto la sua lente d'ingrandimento. E a me non resta che fare la figlia.Non litighiamo mai, perché al minimo accenno io taccio e vado oltre, cambio argomento. Se penso di fare qualcosa e cerco di coinvolgerla sicuramente lei boccerà le mie decisioni, se commentiamo qualcosa, lei ha sempre un parere contrapposto al mio, salvo poi accusarmi di avere un atteggiamento di contrasto. Il silenzio è l'arma migliore. Ma rispetto alla sua negatività, rispetto a quella, non ho difese.E' disarmata quando parla di mio fratello, è disarmata quando parla dei suoi figli, dei nipoti, ed ora comincia anche coi pronipoti. Di ognuno sottolinea le mancanze, le problematiche, evidenzia gli errori, amplifica le disillusioni. E' come vivere dentro una bolla densa e non respirare. Faccio fatica a respirare, anche di notte, mi sveglio che mi sento soffocare. E' l'ansia che accumulo durante il giorno, mentre l'ascolto, mentre certo, tento, senza grandi risultati di mitigare la sua angoscia.E la vedo rimpicciolire, incurvarsi su se stessa, mentre la schiena porta dei suoi sensi di colpa, di mille inadeguatezze di cui si carica, perché tutto dipende da lui, tutto ha l'origine da lei, sia che riguardi sei figli, diciotto nipoti, due pronipoti ..... non sa darsi pace.S'addormenta la sera mentre guarda la televisione, forse è l'unico momento in cui, abbandonate le sue preoccupazioni per sancire l'idoneità o meno dei personaggi televisivi al ruolo in cui si cimentano, e a volte fa proprio ridere coi suoi commenti sarcastici, torna quasi comune mortale. E la gatta va a dormire sopra di lei, le si distende sullo stomaco e dorme. Io credo che la gatta prenda su di se il dolore, magari il buio che lei ha dentro, quel peso che la tormenta e che a volte lo chiama proprio: non lo so, ma ho un peso qui e non so cosa fare....Sarebbe facile se si facesse aiutare....Io sto così. Grazie, di avermelo chiesto.....