dagherrotipi

AUTUNNO


 Aspettavo che venissero pronte da almeno quindici giorni, doveva venire il primo freddo prima di poterle raccogliere, perché fossero più succose e meno difficili da lavorare.E' da quando ho raccolto i petali di rosa selvatica, la prima marmellata della stagione, insieme a quella di fiori d'acacia, che guardo alle bacche, le controllo ogni giorno passando con Tex lungo la riva, aspettando pazientemente che il tempo faccia il suo corso e sancisca l'alternanza delle stagioni. A me capita di non sapere la data del giorno, ma di sapere in quale punto dell'estate ci troviamo, o dell'autunno, o dell'inverno. Mi basta guardare dove metto i piedi, e i rami delle piante, e l'erba nei campi e i frutti del mio orto. E' un sapere, una consapevolezza del tutto nuovi, che non mi appartenevano affatto fino a due anni fa... Ora, per sapere del tempo, mi basta guardare i miei capelli bianchi che avanzano, ma mi pare meno velocemente di prima, chissà.. forse, m'illudo, la saggezza e la serenità ri-trovate han frenato quella che sembrava una trasformazione repentina.Insomma, mia nonna io me la son sempre ricordata bianca di capelli, ma in casa dicevano che le si eran trasformati il giorno in cui l'operarono all'utero... entrò castana ed uscì bianca ... Io ci ho creduto a lungo, perché mia nonna mi sembrava molto giovane, in gamba, piena di risorse, a condurre lauto un po' pericolosa, ma in grado di fare la Cisa con la 600 ed un portabagagli carico all'inverosimile..Io, che le somiglio tanto, sono più imbranata, credo, ma almeno ho finalmente rinnovato la patente... eran tre anni che non lo facevo, ed ora mi manca una piccola car per poter almeno andare a fare la spesa senza frantumare l'animo a nessuno.