dagherrotipi

c'è nell'aria un profumo .....


spingo la porta ed entro. l'aria che m'avvolge è la stessa da sempre, cambia forse con le stagioni, o con le ore del giorno. fresca nelle estati afose, gelida lungo gli inverni colmi di nebbia.mattoni rossi colorati dal muschio in un cavedio dove il sole fa fatica a conversare coi muri.dal giardino gli aromi consueti, la menta la fa da padrona ma se passi la mano dolcemente sui quei verdi e poi l'annusi senti la salvia, il timo, il basilico e il rosmarino.cammini su ciottoli antichi e l'erba che prepotente cresce nei framezzi si colora di piccoli fiori blu. in alcune stagioni cammini su un tappeto prezioso soffice nelle sue trame fragranti di rugiada.il gatto bianco raspa nel verde, rompe le reti di protezione ai germogli, io che annaffio gli faccio dispetti, lui schizza veloce e trova rifugio lungo le scale grigie. m'aspetta, mi tende l'agguato vicino alla balconata, là dove la spirale delle scale nasconde il verde nei vasi. piante grasse ad onorare silenziose una sbiadita madonnina che ha perso nei secoli lumini e preghiere. la guardiamo distratti, quando saliamo le scale, fa parte del muro, fa parte della vita.