dagherrotipi

spalla cotta, fortanina e fisarmoniche....


se ci vieni d'inverno da queste parti, nella bassa, incontri la nebbia e i tabarri, senti il rumore dei tacchi di scarponi da campagna e gente che fischietta, fischietta sempre... va pensiero. banale, ma vero.e i vecchi portano tutti il cappello. anche quelli che d'estate viaggiano su biciclette sportive ed indossano abiti "moderni" d'inverno tornano "verdiani".ma l'odore di quelle notti silenziose, dove il rumore delle auto disturba sempre, e vorresti sentire lo zoccolo dei cavalli o, al massimo, lo scampanellio di qualche vecchia bicicletta, quelle pesanti e nere, mica quelle lucide e argentate di oggi..l'odore di quelle sere ferme nel tempo c'era anche stanotte.ti ricordavi di questi posti dove venivi dagli zii in villeggiatura, tornando sempre con pezzi di parmigiano e burro, e poi il tuo primo ballo a 13 anni, ad una festa di paese con le fisarmoniche. e il fratello della nonna ti fece ballare tutta la sera, tu, che pensavi di far tappezzeria. Domenica prima di salutarlo, che ha 92 anni ed ancora pretende di ballare, e balla, hai detto, zio, m'avete fatto fare il primo ballo , e questo credo sarà l'ultimo.non so come ti escono queste cose. le dici così, con naturalezza. e io ti ascolto assorta, sorvegliata da lui che mi ha proibito di essere triste.e ce l'ho fatta. e vi guardo, lei dice che ora sono io la capofamiglia. la più vecchia, e passa le consegne a me. io non le voglio, ma riconosco che in me c'è un amore per certe cose, che forse è proprio nato da lei e dal babbo. e che alcuni di voi hanno, ma di nuovo diviso.nella piazza di paese l'orchestra di fisarmoniche suona, è settimana di sagra: fortanina e spalla cotta. se vuoi te la spediamo, insieme al formaggio, basta che chiedi, mi raccomando.ti accarezzo con gli occhi, e poi con le mani, hai un sorriso strano, sei bellami fai incazzare: ho spedito ad ognuno di voi il mio testamento. se muoio voglio essere cremata. se sono là disperdetemi nel mare, o in un fiume.Se sarò qua portatemi sui al lago, fra i monti.mamma... che due palle, con ste cose!!!antonio và dai musicanti e ti dedica la tua canzone. e li, sotto i portici delle tue estati di ragazzina, balli con luiil più giovane di noi