the way it always startsquando arrivai qui pensavo che la vita mi stava regalando una chance e che avrei potuto riscattare gli ultimi anni così difficili e duri. Cambiare lavoro due volte in poco tempo, cambiare casa e staccare completamente con tutte le amicizie.. erano anni davvero difficili quelli, pensavo che mai sarie riuscita a risollevarmi e m'ero persa desiderando di perdermi.Ogni giorno c'era qualcosa da dimenticare, un pensiero da cacciare via, una difficoltà da aggirare: solo la solidarietà c'era. Solidarietà nella condivisione, di gente tormentata come me; solidarieta nell'aiuto, di anime belle come le vostre.Mi sono sentita molto sola i primi tempi. Le promesse che gli amici non mantenevano appesantivano l'idea d'infinito che ogni alba mi offriva.il piacere che mi avete regalato venendo a trovarmi, il vostro stupore ammirato davanti a quello stesso infinito, mi hanno aiutato a ritrovare la forza che dormiva dentro me, a volte messa sotto spirito in attesa di tempi migliori.Mica sempre riuscivo a gestire il silenzio di questi posti. Abituata al chiasso che saliva in casa dagli stretti borghi, qui avevo a che fare solo col vento e col canto di uccelli di cui manco conoscevo i nomi.. Una ser, poco prima del tramonto, passeggiando nel bosco sentii un fischio strano, mi pareva conosciuto; pensavo fosse di qualche umano, dopo mi dissero che era un merlo che avvisava del pericolo gli altri abitanti del bosco: il pericolo ero io, e il mio fedele cane TexTex, il mio dolce e adorato Tex. Non so se ho fatto bene a regalargli una compagna di gioco: dopo l'euforia di quel primo giorno in cui si trovarono uno di fronte all'altra, lui assunse un atteggiamento tipico maschile.Accettava come un dazio oneroso da pagare, la sua esuberanza, la sua estrema dolcezza, non è passato giorno in cui Stella non lo abbia baciato e cercato e credo venerato. Ma era anche prepotente quando , addentandolo per il guinzaglio, lo portava in giro per il parco, come un cane ammaestrato.Il giorno della morte di Tex non lo ha lasciato un momento, e dopo ho visto il suo carattere cambiare, è cresciuta come si cresce quando siamo toccati dalla morte: improvvisamente e nel profondo.... Ora siamo mia madre, io e la gatta Olivia, a ricevere i suoi baci, a guardarla negli occhi, ad accarezzarla.Ma spesso mi tocca pure andarla a recuperare in giro per la valle, e questo no, non va bene... Ma la capisco. Anch'io come lei amo la libertà.Non quella estrema di Olivia che sparisce per giorni, ma quella msurata di Stella che scappa ma va sempre nello stesso posto, dove riconosce l'affetto di un amica che la conosce da anni. Forse che pure lei sia stanca di tanta solitudine?a dopo...
volevo solo dire..
the way it always startsquando arrivai qui pensavo che la vita mi stava regalando una chance e che avrei potuto riscattare gli ultimi anni così difficili e duri. Cambiare lavoro due volte in poco tempo, cambiare casa e staccare completamente con tutte le amicizie.. erano anni davvero difficili quelli, pensavo che mai sarie riuscita a risollevarmi e m'ero persa desiderando di perdermi.Ogni giorno c'era qualcosa da dimenticare, un pensiero da cacciare via, una difficoltà da aggirare: solo la solidarietà c'era. Solidarietà nella condivisione, di gente tormentata come me; solidarieta nell'aiuto, di anime belle come le vostre.Mi sono sentita molto sola i primi tempi. Le promesse che gli amici non mantenevano appesantivano l'idea d'infinito che ogni alba mi offriva.il piacere che mi avete regalato venendo a trovarmi, il vostro stupore ammirato davanti a quello stesso infinito, mi hanno aiutato a ritrovare la forza che dormiva dentro me, a volte messa sotto spirito in attesa di tempi migliori.Mica sempre riuscivo a gestire il silenzio di questi posti. Abituata al chiasso che saliva in casa dagli stretti borghi, qui avevo a che fare solo col vento e col canto di uccelli di cui manco conoscevo i nomi.. Una ser, poco prima del tramonto, passeggiando nel bosco sentii un fischio strano, mi pareva conosciuto; pensavo fosse di qualche umano, dopo mi dissero che era un merlo che avvisava del pericolo gli altri abitanti del bosco: il pericolo ero io, e il mio fedele cane TexTex, il mio dolce e adorato Tex. Non so se ho fatto bene a regalargli una compagna di gioco: dopo l'euforia di quel primo giorno in cui si trovarono uno di fronte all'altra, lui assunse un atteggiamento tipico maschile.Accettava come un dazio oneroso da pagare, la sua esuberanza, la sua estrema dolcezza, non è passato giorno in cui Stella non lo abbia baciato e cercato e credo venerato. Ma era anche prepotente quando , addentandolo per il guinzaglio, lo portava in giro per il parco, come un cane ammaestrato.Il giorno della morte di Tex non lo ha lasciato un momento, e dopo ho visto il suo carattere cambiare, è cresciuta come si cresce quando siamo toccati dalla morte: improvvisamente e nel profondo.... Ora siamo mia madre, io e la gatta Olivia, a ricevere i suoi baci, a guardarla negli occhi, ad accarezzarla.Ma spesso mi tocca pure andarla a recuperare in giro per la valle, e questo no, non va bene... Ma la capisco. Anch'io come lei amo la libertà.Non quella estrema di Olivia che sparisce per giorni, ma quella msurata di Stella che scappa ma va sempre nello stesso posto, dove riconosce l'affetto di un amica che la conosce da anni. Forse che pure lei sia stanca di tanta solitudine?a dopo...