Sento l'aria zuccherosa e dolciastra di Sanvalentino, che, dopo quella di Sanremo molto floreale e densa di sudori e acqua lacrimale, mi solleva l'animo e mi ispira.Da anni (55, fino ai 10 non capivo cosa significasse) arrivo a questa data per un motivo o per l'altro da sola. Una vera iattura.Solo due volte m'è capitato di viverlo proprio come nelle pubblicità: cena in mega ristorante, abito comprato apposta, rosa rossa e regalo. In queste cose mio marito numero due era inarrivabile. Ti faceva sentire una regina. Al mattino caffè a letto, e poi, appena sbocciavano le rose, i primi boccioli erano per me.Con lui ho vissuto tutta la dolcezza dell'incanto. Effimero incanto che si trasforma e ti lascia a terra e senti di esser stata tradita nei sogni. Hai tradito tu i sogni dell'altro, perché a volte ciò che proviamo lo chiamiamo con un nome, ma non è il suo nome.Perché non è come per la rosa che anche se la chiami con un altro nome, resterà sempre una rosa: l'amore, se non è amore, anche se lo chiami in quel modo non si traforma per te, per farti felice.Comunque sia ormai son cose del passato, davvero morte e sepolte, inesorabilmente lontane ma sempre vicine, e la notte, quando s'avvicina Sanvalentino, riaffiorano come carcasse arruginite dentro il canale che è la tua vita, che sarebbe buona cosa non prosciugare niente, mantenendo l'incognita a livello: nessuno vede, nessuno sa..Ora che ci penso, ci fu un altro che mi regalò una cena e un ballo, lui che non mostrava mai i suoi sentimenti, e li tutti i tasselli erano al loro posto, i cioccolatini, la carta argentata coi cuoricini blu... e poi le frasi da leggere, sorridere e mettere tra le pagine dell'agenda di quell'anno che poi fu l'ultimo insieme..Quando fai riaffiorare le cose per una cazzata di festa vuol dire che sei in crisi di astinenza: da dolcezza, da complicità, da vaffanculo ispirati dalla convivenza e dalle bollette da pagare, ma sempre ispirati, e poi da quel bel groviglio di arti e di goccioline di sudore che è il fare l'amore.Lo so, son da compatire per l'età, faccio ridere, ma la cosa non scalfisce la mia granitica convinzione che nonostante due matrimoni, una convivenza, ed altre storie finite male, l'amore sia una gran bella cosa, a volte sopravvalutato, ma bello.Il più è sapere cos'è e quando è.Notte notte
Sanvalentino
Sento l'aria zuccherosa e dolciastra di Sanvalentino, che, dopo quella di Sanremo molto floreale e densa di sudori e acqua lacrimale, mi solleva l'animo e mi ispira.Da anni (55, fino ai 10 non capivo cosa significasse) arrivo a questa data per un motivo o per l'altro da sola. Una vera iattura.Solo due volte m'è capitato di viverlo proprio come nelle pubblicità: cena in mega ristorante, abito comprato apposta, rosa rossa e regalo. In queste cose mio marito numero due era inarrivabile. Ti faceva sentire una regina. Al mattino caffè a letto, e poi, appena sbocciavano le rose, i primi boccioli erano per me.Con lui ho vissuto tutta la dolcezza dell'incanto. Effimero incanto che si trasforma e ti lascia a terra e senti di esser stata tradita nei sogni. Hai tradito tu i sogni dell'altro, perché a volte ciò che proviamo lo chiamiamo con un nome, ma non è il suo nome.Perché non è come per la rosa che anche se la chiami con un altro nome, resterà sempre una rosa: l'amore, se non è amore, anche se lo chiami in quel modo non si traforma per te, per farti felice.Comunque sia ormai son cose del passato, davvero morte e sepolte, inesorabilmente lontane ma sempre vicine, e la notte, quando s'avvicina Sanvalentino, riaffiorano come carcasse arruginite dentro il canale che è la tua vita, che sarebbe buona cosa non prosciugare niente, mantenendo l'incognita a livello: nessuno vede, nessuno sa..Ora che ci penso, ci fu un altro che mi regalò una cena e un ballo, lui che non mostrava mai i suoi sentimenti, e li tutti i tasselli erano al loro posto, i cioccolatini, la carta argentata coi cuoricini blu... e poi le frasi da leggere, sorridere e mettere tra le pagine dell'agenda di quell'anno che poi fu l'ultimo insieme..Quando fai riaffiorare le cose per una cazzata di festa vuol dire che sei in crisi di astinenza: da dolcezza, da complicità, da vaffanculo ispirati dalla convivenza e dalle bollette da pagare, ma sempre ispirati, e poi da quel bel groviglio di arti e di goccioline di sudore che è il fare l'amore.Lo so, son da compatire per l'età, faccio ridere, ma la cosa non scalfisce la mia granitica convinzione che nonostante due matrimoni, una convivenza, ed altre storie finite male, l'amore sia una gran bella cosa, a volte sopravvalutato, ma bello.Il più è sapere cos'è e quando è.Notte notte