dagherrotipi

Un tuffo nella mia vita più intima


Io non so come abbiate vissuto la vostra infanzia e giovinezza. Io a volte ne ho ricordi belli, altre volte, se appena scavo nel profondo trovo ferite che non si rimarginano. Forse le mie, si, ma sono 40 anni che ci lavoro, e poi ho vissuto la fine di un matrimonio, la morte del secondo marito, e quella del primo, la fine di un rapporto che ritenevo perfetto. E i miei genitori non erano certo l'esempio da seguire: liti, e tanto altro, tradimenti, tristezza, rabbia, cattiveria,Ma avevo cinque fratelli e con loro eravamo "forza"Nessuno di noi ha avuto un matrimonio felice. ma neanche due,  siamo separati, divorziati, single, in cerca di amore, disperatamente, anacronisticamente fanciulli, che bramano di ritrovare la gioia di un tempo che se ne è andato ed è impossibile ritrovarlo. Oppure vecchi dentro e non più disposti a metterci in gioco. Ma vallo a spiegare tu a questi uomini e donne che sono stati derubati di ciò che rende forti e consapevoli.Può essere che alcuni riescano a risollevarsi; noi siamo in deficit. Penso perché abbiamo rancore e voglia/bisogno di rivalsa, verso due persone che ormai non sono più. Mio padre se n'è andato da tanto tempo. S era innamorato di una donna che aveva la mia età. Probabilmente, una donna dolce e paziente.  Quando si è ammalato è tornato con mia madre che lo ha curato come fosse il compito della sua vita, il riscatto di una vita. Dico queste cose molto personali perché penso che tanti possano trovarsi nei loro panni. Vi svelo una cosa: non serve a un cazzo.Niente ripaga di una vita senza amore, seppur sbilanciato, ma che ci da il senso dell'esistenza contro la morte che avanza. E a niente servono dedizione e cura se non sei stata amata o non hai amato come volevi. I sacrifici non servono a nulla. Sono solo ricordi che poi ti rattristasno perché non hanno portato a nulla di risolutivo, solo ad un senso di un dovere assolto. Ma a che serve?Abbiamo una vita talmente breve e complicata che a guardarci indietro non ci rendiamo nemmeno conto dei compleanni e delle gioie che abbiamo vissuto, e se non le abbiamo vissute... beh, magari ci ricordiamo che ogni anno dicevamo tra noi e noi: l'anno prossimo andrà meglio, per forza, non può essere!!Non ricordo nemmeno più da dove nasca questo mio sfogo. Credo da un commento al mio post precedente in cui veniva citata "mia sorella". Lei vive in Argentina, ha sposato un argentino, ha avuto due figli da lui ed una figlia prima di lui. L'ha seguito e li i figi sono cresciuti: ecco il motivo per cui mia madre ha comprato casa a Mendoza, per stare vicina a lei. Non è stato un matrimonio felice. Improvvisamente lui se n'è andato in Messico er problemi col fisco, doveva tornare dopo cinque anni. Non sono separati. Lei continua la sua vita e non le frega niente di quello che lui fa. Son o passati quindici anni e lei è infelice.Ora non risponde alle nostre chiamate, e mia madre soffre. Come soffre per l'assenza dei suoi nipoti. Ne ha 23, ma nessuno la chiama, ne la viene a trovare... Insolito?.. si, direi di si.  Prima ha tartassato i figli, poi i nipoti che, per difendersi, stavano lontano da lei. Un cartttere di merda. Aspettative altissime. Mai contenta di nulla. Negativa. Ipercritica.Io sono la prima vittima, donna e imperfetta. Anche questa sera mi ha chiesto di farle un regalo: dimagrire. E mentre me lo diceva le tenevo la mano, ossa e pelle sottilissima: prima di morire vorrei che mi facessi questo regalo.. Sono uscita e sono andata al supermercato: costata e barbera frizzante ...Questa è la mia rovina: le aspettative di mia madre.Dice che a due anni mi sedevo sui gradini della casa e pestavo i piedi, con un linguaggio incomprensibile, a lei ignoto (forse era il linguaggio del cuore), lo stesso che uso oggi quando litigo con lei. Ma penso che sia per questo che sempre più le tengo la mano. Avrò tempo e modo di curare queste cicatrici quando non ci sarà piùIo scelgo di esserci. Perchè ha bisogno di me. Ed io di lei. Da sempre