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cibo: όρυζα óryza


Quando viene sera, e l'aria sembra più frizzantina, e sempra che il temporale abbia il sopravvento sul clima mite autunnale, hai bisogno di magia, per arginare la malinconie stagionale, ecco, proprio allora subentra il rituale dell'όρυζα óryza.Per sua natura dona conforto, perchè per crescere ha bisogno di acqua, tanta acqua, e sono le lacrime versate in giro per il mondo a convogliare in un unica granbdfe fonte d'amore: il nutrimento.E allora, quando le convergenze di cui sopra s'affacciano al nostro desco, non possiamo fare altro che assecondare il desiderio di porvi rimedio. E questa è una delle magie migliori tramandatemi da mio padre, grande solitario a cui piacevano le montagne,  funghi e le donne.Eccovi il procedimento per la magia:prendete una pentola non troppo grande, ma che possa contenere la giusta quantità di όρυζα óryza (un bicchiere scarso a persona) una volta che sarà cresciuto, e l'acqua per cuocerlo. Riempite la pentola d'acqua e solo quando avrà raggiunto il bollore aggiungerete sale,ma non troppo, toglierebbe la dolcezza del seme, poco, lo renderebbe sapido ed insignificante, come certi amori che non decollano mai.Dopo poco, cioè quando il bollore riprende, versate i chicchi bianchi e mescolate con delicatezza, avendo cura di abbassare la fiamma, che non bruci col suo ardore, in un attimo, il biancore della gemma. Vedrete che alla superficie si formerà una schiuma bianca, non abbiatene timore: il chicco si sta spurgando delle lascrime raccolte nella sua crescita per ridare alla terra acqua gioiosa. Di tanto in tanto con una forchettina, assaggiate un chicco fino a quando l'interno e l'esterno saranno di eguale consistenza, solo allora potrà avvenire il miracolo.. Ma perché avvenga, poco prima (e qui stà alla nostra sensibilità decidere quando, come in ogni cosa, c'è un tempo giusto ed uno sbagliato..), poco prima, dicevo, leverete la pentola dal fuoco e scolerete due terzi dell'acqua..Ed ora inizia la vera magia... avrete preparato un panetto di burro, senza esagerare tagliatene qualche pezzo e versatelo nel composto, mescolate e mescolate, non abbandonatelo mai!, ch'abbisogna di cure, come un amore destinato a durare, mescolate e mescolate finché l'acqua avrà lasciato il posto ad una crema che avvolgerà il chicco, formando delle onde biancastre, come la risacca di un mare in cui la luna si specchia. Abbiate cura di grattugiare la spezia delle spezie: la noce moscata. Da sola darà un sapore caldo ed esotico ma, attenti!, anche le cose più buone e belle possono farci male se non sappiamo donarci a loro con parsimonia.Ecco il tocco finale: togliete dal fuoco e caricate di formaggio parmigiano, quello da grattugiare, non esagerate con la stagionatura, bastano 26 mesi per avere un ottimo formaggio per condire le paste, e lo stesso per il nostro meraviglioso riso. Mantecate con cura, mantenete l'onda, mangiatelo caldo, e ricordatevi...Le cose semplici fanno bene alla vita