dagherrotipi

autoreggenti


Certe storie, certe situazioni, escono allo scoperto, si fanno strada tra i ricordi , in maniera stravagante: basta un post in un blog amico, ed ecco che.....A quel tempo il blog era un mondo nuovo, da scoprire, ricco di idee, di sollecitazioni. Come altre donne, molte erano le donne che scrivevano, probabilmente, io credo, per uscire da un mondo ancora limitante della mente calendoscopica di una donna. Nel blog, complice l'anonimato, esternavi ciò che non potevi, o non volevi.Comunque sia, fu un periodo di grandi incontri, alcuni dei quali sono ancora vere amicizie oggi, e in quell'entusiasmo, a volte capitava che si desiderasse anche andare oltre: conoscersi.Fu così che invitai tre amiche di blog a trascorrere un fine settimana nella mia città, a casa mia. I figli erano via e quindi avevamo la casa a nostra disposizione... L'entusiasmo era alle stelle, la voglia di vivere questa avventura era eccitante perché sembrava di addentrarci in un mondo proibito... dove vigeva un limite invalicabile: il non so chi tu sia...Alla stazione, baci abbracci.. ma tu sei Magdalene? si, sono io... e tu sei XXX, che meraviglia... Erano tutte e tre provenienti dalla parte est dell'Italia, s'erano incontrate in treno, e loro avevano avuto modo di conoscersi...Andammo per monumenti, ce ne sono tanti nella mia città, ma l'appuntamento più importante fu in un esclusivo negozio di calze della mia città. Ero famosa nel blog per essere quella che indossava sempre autoreggenti e che spronava le altre a fare lo stesso, o a non indossare nulla, anche d'inverno...Lo stupore fu grande quando le mie ospiti, sobillate da me, decisero di fare il grande passo. Le commesse del negozio non capivano bene con chi avessero a che fare... tra di noi ci si chiamava coi nomi di battaglia... sembravamo eroine uscite da qualche quadro d'altri tempi (tutte non eravamo più ragazzine, ma non arrivavamo ai 50), ma si sa, per le ragazze, qualsiasi età sopra i trenta è da vegliarde...Quella sera andammo a cena indossando le nostre autoreggenti, le ragazze erano fiere, e io mi sembravo come una Giovanna d'Arco della liberazione dal collant... Era esaltante, bello, forse uno dei momenti topici vissuti in quell'arco temporale...Per dire quanto fossero tranquille loro, bastò la telefonata di una di noi alla famiglia:- si tutto bene ...... no, non è un uomo, è proprio una donna .... se vuoi ti faccio salutare da lei .... è simpatica... Magdalene, i miei figli ti vogliono sentire..!!!- ciao ragazzi, .. che bella parlate che avete... tranquilli, mamma sta bene, andremo a cena fuori, ma domani ve la rimando a casa ... CiaooooQuesto accadeva, quando le persone avevano voglia di socializzare, si fidavano, non si sentivano profanate, ... e le ragazze indovssavano bellissime calze autoreggenti.