AereoportoCosa si può fare in aereoporto quando le soste diventano tante e lunghe ?... si scrive e si mangia. Gli argentini,e gli spagnoli,amano mangiare a qualsiasi ora del giorno, e senza particolari problemi sul cosa (almeno in aeroporto). Di conseguenza noi viaggiatori ci adeguiamo con dedizione per immergerci fin da subito nella cultura del luogo, d'altronde il cibo è proprio buono, persino il pane, una piacevole ed inaspettata scoperta .. per non parlare dell'aspetto dei dolci, invitanti, lucidi, grandi.. Ora (sono le 16,20 ora argentina) mi trovo nel secondo aereoporto di Buenos Aires, quello con vista mare per intenderci, ma confesso di non saperne il nome ... il fatto che io sia qui lo devo ad una protesta attuata da AirArgentinas che mi ha cancellato non uno, non due, ma tre voli, dirottandomi qui noncurante delle proteste gesticolate in puro italiano incazzoso fin dal primo tentativo di check in delle 9, a cui ne sono seguiti altri due. Dire che ho avuto a che fare con facce di bronzo è un eufemismo... il detto "rangiot" bene si confà all esperienza odierna che però ha avuto il pregio di far riaffiorare l'assopita indomita ragazza di un tempo: sono qua, sono rilassata, di tempo ne ho e questi contrattempi non hanno il potere di rovinare le mie giornate. Ora mi godo il piatto di quelle che credevo fossero polpette per via di una traduzione sbagliata del castigliano in uso a Buenos Aires, e che invece mi sembrano patate dolci piccanti. Aspetto l'annuncio del mio imbarco: sul bigletto consegnatomi due ore fa l'orario di partenza son le 18, sul tabellone, le 18,45... che ci vuoi fare, gli argentini sanno prendere la vita per il verso giusto... e chi sono io per non adeguarmi... rilassiamoci!!!
6 set.2024 L'aereoporto
AereoportoCosa si può fare in aereoporto quando le soste diventano tante e lunghe ?... si scrive e si mangia. Gli argentini,e gli spagnoli,amano mangiare a qualsiasi ora del giorno, e senza particolari problemi sul cosa (almeno in aeroporto). Di conseguenza noi viaggiatori ci adeguiamo con dedizione per immergerci fin da subito nella cultura del luogo, d'altronde il cibo è proprio buono, persino il pane, una piacevole ed inaspettata scoperta .. per non parlare dell'aspetto dei dolci, invitanti, lucidi, grandi.. Ora (sono le 16,20 ora argentina) mi trovo nel secondo aereoporto di Buenos Aires, quello con vista mare per intenderci, ma confesso di non saperne il nome ... il fatto che io sia qui lo devo ad una protesta attuata da AirArgentinas che mi ha cancellato non uno, non due, ma tre voli, dirottandomi qui noncurante delle proteste gesticolate in puro italiano incazzoso fin dal primo tentativo di check in delle 9, a cui ne sono seguiti altri due. Dire che ho avuto a che fare con facce di bronzo è un eufemismo... il detto "rangiot" bene si confà all esperienza odierna che però ha avuto il pregio di far riaffiorare l'assopita indomita ragazza di un tempo: sono qua, sono rilassata, di tempo ne ho e questi contrattempi non hanno il potere di rovinare le mie giornate. Ora mi godo il piatto di quelle che credevo fossero polpette per via di una traduzione sbagliata del castigliano in uso a Buenos Aires, e che invece mi sembrano patate dolci piccanti. Aspetto l'annuncio del mio imbarco: sul bigletto consegnatomi due ore fa l'orario di partenza son le 18, sul tabellone, le 18,45... che ci vuoi fare, gli argentini sanno prendere la vita per il verso giusto... e chi sono io per non adeguarmi... rilassiamoci!!!