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imparaticcio


 C'era un tempo in cui tutte le donne sapevano creare con le loro mani veri e propri capolavori. come questo, imparaticcio creato da Giulia Piccolomini, tra il 1600 ed il 1660, ed ora conservato in un museo americano. Pure le mie nonne creavano i loro pizzi con cui guarnivano le lenzuola, le tovaglie, le salviette...era una specie di gara tra consuocere. Devo dire che l'una aveva la mano più elegante, mentre l'altra era un pò più semplice nella scelta dei motivi, ma imbattibile nella creazione di abitini in tessuto per bambini.La prima aveva la "mania" di vestirci con le sue mani: creava completini in maglia identici per tutti noi con l'unica variabile gonna/pantaloni al ginocchio, ovvia per quel periodo. Non aveva mani da signora, erano grandi ed un poco callose, nonostante usasse quintali di "cera di cupra" , eppure da quelle mani uscivano pizzi di una leggerezza impalpabile.Possedeva di tutto. In casa sua c'erano aghi da ricamo, metri di tela per il punto croce, uncinetti, ferri per la maglia, cerchi in legno per il ricamo, e strani strumenti per il tombolo. e gomitoli e gomitoli di lana, cotoni, di svariati colori e grandezza.Posseggo nel mio corredo pezzi creati da lei che resistono agli anni, alle intemperie, ed ai miei fallimenti matrimoniali. ora li tengo per mia figlia. che queste cose si trasmettono di madre in figlia, per non interferire sulle altre madri....Ecco, m'è venuta voglia di ricordarla così, mia nonna, per quello che si è ostinata nel tempo a volermi insegnare e che io ho sempre un po' snobbato.Ma come facevo ad essere femminista arrabbiata e a lavorare di ricamo??