dagherrotipi

della zuppa di funghi, del profumo di mandorle amare, dell'essere quel che si è...


le mani profumano di mandorle amare mentre affetto la cipolla dorata, sottile sottile. la faccio imbiondire dolcemente, il fuoco ne troppo forte ne troppo debole. una giusta temperatura le porterà alla consistenza che voglio. ho tagliato i funghi, grossi porcini rotondi e carnosi, finferli teneri e dorati, chiodini piccoli e sodi, li metto nel tegame mescolando dolcemente, aggiungendo poco alla volta il brodo. il profumo di muschio bagnato penetra la mia mente percepisco nel silenzio della cucina il rumore di foglie calpestate, di rami spezzati.lentamente mescolo, poi copro la zuppa e aspetto...spezzetto scaglie di grana che bagno con gocce di balsamico il liquido denso si adagia morbido sulle asperità di quei solidi stranine rubo uno e lo assaggio, le labbra scure rimandano alla lingua un lontano sentore di ginepropreparo ogni ciotola con pezzetti di pane saltato nel burro al profumo di salviae quando il bollore della zuppa è simile a sordo borbottiola scodello accompagnando con gesto ampio e pacatoil profumo del bosco che ti portaa me