dagherrotipi

insonnia


(ascoltami)la notte è calda. e per niente silenziosa. il pub sotto casa è frequentato da chiaccheroni, ma in fin dei conti è solo mezzanotte. ci mancherebbe che di sabato non si potesse più chiaccherare per strada a quest'ora..da ragazza feci la cameriera in un pub per alcuni mesi. ambiente fumoso, molto alla moda, musica jazz e una volta la settimana cucina etnica, quando ancora non si sapeva nemmeno che esistesse altra cucina oltre quella della nonna.la gente era ciarliera, beveva birra a fiumi e fumava, dio, quanto fumava. essendo il pub uno scantinato c'erano solo gli aspiratori a farci respirare, e qualche fuga, fuori per strada, per riprendere aria. di solito finivo verso le due, qualche volta anche alle tre, e ci si fermava avanti all'ingresso a chiaccherare. di tanto in tanto l'inquilino del piano di sopra ci versava catini d'acqua ghiacciata per farci capire ch'era ora di andare a dormire. ridevamo bagnati, scappavamo via per paura che dopo l'acqua arrivarre la pula. a dire il vero ci divertiva pure qusta cosa... perchè d'estate, noi ragazze ancora pudiche, grazie a quei vestiti bagnati potevamo mostrare qualcosa in più. qualcosa di nuovo.mica si andava a dormire, dopo. di solito il giro finiva dentro qualche vecchia osteria, di quelle dove il vino veniva servito in ciotole bianche, prima che la porcellana bianca diventasse griffe, di quelle frequentate da lavoratori, gente in giro di notte, o che di prima mattina andava per il latte caldo con un goccetto di cognac e un panino sostanzioso. noi li, assonnati e densi di parole, trascinavamo la notte. perchè nel giorno ci sentivamo troppo uguali a loro. agli altri.