dagherrotipi

i muri ondulati ... e i piedi schizzati


(l'immagine viene da guidolanda, freeweb)quando piove a mč scappa di frequente la pipė. č una cosa che mi ricorda quando passavo ore in bagno con i figli sul vasino a far "psssssssssssss...", oppure a far scorrere l'acqua. era l'educazione al controllo dello stimolo. il primo passo verso l'abbandono del pannolone.comunque il rumore dell'acqua mi fa questo effetto, sia che mi trovi al mare, che il riva al fiume, o sotto un temporale in un giorno di ottobre.pure quando non piove, perō, ho questo problemino. ne sanno qualcosa le ragazze, che a Bologna la prima tappa č per bioche/cappuccino /pipė.una volta siamo entrate in un bar sprovvisto di toeletta. di solito entri con una certa fretta, ordini immediatamente cosė da tener buono il barista e poi chiedi.... ehm..scusi, la toelette?quella volta il barista ci disse che non c'era. consumammo di corsa la colazione abbondante e ci avviammo, di corsa, verso il primo bar aperto. entrate, una chiese e l'altra ordinō. nel giro di dieci minuti spendemmo 7 euro per due pipė...nella mia cittā, cittā d'arte e di prodotti culinarii, cittā con vocazione turistica, han tolto di mezzo quei cabinotti che rispondevano al nome di "vespasiani". si, ci sono due o tre bagni pubblici, ma son talmente nascosti e non segnalati, che ti ci puoi imbattere solo per errore. altrimenti ci sono i bagni all'interno dei locali. ma la domenica, qui da noi, molti bar sono chiusi.Avete mai osservato la faccia dei baristi quando chiedi del bagno? Alcuni fan finta di non capire, di non sentire, altri ti danno l'indicazione facendoti sentire un untore, un imbrattatore di luoghi sacri. Guardandoti con ghigno duro ti costringono ad ordinare copiose libagioni per risarcire del danno.A volte mi capita di vedere qualcuno che fa la pipė per strada, di solito sono uomini. Li per lė vorrei riprenderli, e che diamine, ma poi provo ad immedesimarmi, mi guardo attorno e vedo la desolazione. non un bar, non un bagno pubblico, niente di niente.solo un giorno mi capitō di vedere una donna: stavo alla finestra, lei si fermō davanti ad una vetrina, indossava un gonnellone lungo, era anziana, ricordo. Improvvisamente mi accorsi del formarsi di un piccolo rigagnolo tra i suoi piedi divaricati. erano le due del pomeriggio, d'estate, e non c'era niente di niente aperto. dall'aspetto sembrava una contadina, una montanara, non era una rom e nemmeno una barbonaStamattina č apparsa la notizia che a Parigi rivestiranno i muri di alcuni quartieri con pareti ondulate, che rimandano al mittente in forma di schizzo sui piedi la pipė.A parte il fatto che secondo me, se uno si mette di fianco mica si schizza, avendo constatato che in prevalenza i fruitori di quei muri sono barboni, che di notte non possono accedere ai bagni pubblici perchč chiusi, siamo proprio sicuri che a loro quei due schizzi di pipė sulle scarpe facciano difetto?non lo so, mi sa che han scomodato un grande architetto per ondulate i loro muri, ma forse se scomodavano una ditta per la pulizia delle strade ed una per l'installazione dei vespasiani (nel link che riporta all'articolo francese pare che oltre i muri ci siano anche le toelette), o per mantenere aperti i bagni pubblici di notte, spendevano meno ed ottenevano di pių..e se considerassimo l'opportunita dell'obbligo del catetere per i barboni residenti ... ma poi, il sacchetto, dove glie lo fanno svuotare??