dagherrotipi

il coraggio (qualche volta) delle donne


(picasso, deux femmes courant sur la plage)questi sono giorni bui. come tutti i giorni in cui una persona muore per mano di un altra. e non si muore mai in modo dolce. si muore con violenza, per violenza.sono giorni bui, perchè ancora una volta una donna è stata vittima della violenza di un uomo. uno qualsiasi. uno che incontri per strada, o che hai in casa, o il tuo vicino, o il tuo ex, un uomo. soltanto un uomo.che vuole soldi, che vuole il tuo amore, che ti ri-vuole. e per farlo, per soggiogarti, entra in te con prepotenza, annienta le tue difese, getta sterco sulla tua femminilità. quando altre volte ti blandisce per averla in dono.penso a tutte le donne che subiscono ogni giorno violenza. di ogni razza, di ogni ceto, e penso all'ira che consegue quando si arriva al generalizzare spontaneo: Gli uomini sono così, bestie. Noi donne siamo diverse..quanto è brutta questa generalizzazione e quanto suona fastidiosa alle orecchie di quegli uomini che rispettano la Donna. questi uomini giustamente insorgono, infastiditi dall'essere paragonati a loro simili che loro stessi condannano. E' difficile, ogni giorno dopo, guardare, avvicinare una donna e dirle:io non sono così. Perchè la paura, poi, ha il sopravvento, perchè l'irrazionalità guida i gesti, le reazioni, i pensieri, di chi ti ascolta, ti chi ti osserva.E penso a quante volte, troppe purtroppo, questi crimini avvengono tra l'indifferenza delle persone. E non importa che succedano in casa, i vicini fan finta di niente; non importa che succedano per strada, i passanti fan finta di niente. Decine e decine di casi di stupro o di omicidio avvengono tra l'indifferenza di chi potrebbe opporsi.E penso che qualche volta, poche volte, c'è qualcuno che reagisce. Per solidarietà, per senso civico, per orrore di quello che stà accadendo e si muove. Permette che il colpevole venga preso, accetta di trovarsi contro la famiglia, gli amici, il clan. Ci sono madri che non sanno/vogliono consegnare alla giustizia i violentatori/parenti dei loro figli, per paura, forse la speranza che con gli anni, col silenzio, con la vita che scorre, uno dimentichi, sotterri gli orrori. Ci vuole coraggio. Ma più che il coraggio credo serva la consapevolezza che niente di quel che succede in giro non è affar nostro, non ci riguarda.C'è una persona che ha avuto questo coraggio. E' andata male, è arrivata in ritardo, ma ha fatto quello che tanti, troppi, non farebbero mai. E questa persona potrebbe essere semplicemente una persona. Però mi piace ricordare che è una donna, e che ha tentato nel limite del possibile di salvare un'altra donna e comunque di consegnare il colpevole alla giustizia. E se oggi si grida, urla come pazzi che la bestia è un romeno, penso sia giusto gridare con forza che la persona è una rumena. Quindi la bilancia è pari. E basta generalizzare. Perchè, prima o poi, tutti finiamo dentro a queste caselle, e sappiamo benissimo che son troppo strette per le nostre coscienze.